Grecia: scafisti davanti al giudice, 300 pakistani morti nel naufragio

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Di Redazione italiana
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Le operazioni di ricerca continuano con l'ausilio di una fregata della Marina e di altre tre navi, assistite da un elicottero della Guardia costiera

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Alcune immagini sono state catturate ore prima dell'ultima tragedia dei migranti al largo delle coste elleniche, in cui almeno 80 persone sono morte e svariate centinaia rimangono disperse.

Nove cittadini egiziani, accusati di essere gli scafisti responsabili del naufragio al largo di Pylos, si presenteranno martedì in Procura nella città di Kalamata.

Hanno chiesto e ottenuto una proroga di 24 ore, affinché i loro avvocati studiassero il fascicolo: secondo il legale di uno degli indagati, il suo assistito nega ogni addebito e si dichiara innocente, affermando di non aver preso parte né prestato assistenza al trasferimento dei migranti sul peschereccio affondato.

"Il mio assistito - dice Athanasios Iliopoulos, avvocato di uno dei sospettati - sostiene di essere stato sulla barca con 30-35 connazionali egiziani.

Ha lasciato il suo Paese alla ricerca di una vita migliore in Europa, a causa delle difficoltà economiche".

Intanto, i corpi di altri due migranti sono stati recuperati dalla Guardia Costiera ellenica, vicino al punto in cui il peschereccio stracolmo di migranti si è capovolto.

Medici Senza Frontiere spiega alcune delle cause di tragedie come questa.

"Penso che i respingimenti - dice Duccio Staderini, capo missione in Grecia e Balcani per MSF - questa chiusura del confine, l'esternalizzazione dei confini che stiamo mettendo in atto in Europa stiano creando questi 'colli di bottiglia', in cui le persone sono bloccate e sono vittime della criminalità di reti criminali, che sono i trafficanti.

Queste reti criminali stanno emergendo a causa di questo: e non è solo la Libia, è in tutta Europa".

Le operazioni di ricerca sono continuate con l'ausilio di una fregata della Marina e di altre tre navi, assistite da un elicottero della Guardia costiera.

300 pakistani morti

Stando a quanto affermato dal governo pakistano, pare che più di 300 pakistani siano annegati nel naufragio: il numero delle vittime è stato reso noto dal presidente del Senato di Islamabad, Muhammad Sadiq Sanjrani.

Il peschereccio si è ribaltato mercoledì scorso in acque internazionali, a 47 miglia nautiche al largo di Pylos, nel sud-ovest del Peloponneso.

I resoconti dei media hanno riportato che sino a 700 persone erano probabilmente a bordo della barca, con donne e bambini tenuti nella stiva.

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