Barcone affondato in Grecia. Avanti con le ricerche ma si teme il peggio

Solidarietà e commozione in Grecia per il naufragio nello Ionio. Le autorità decretano tre giorni di lutto nazionale
Solidarietà e commozione in Grecia per il naufragio nello Ionio. Le autorità decretano tre giorni di lutto nazionale Diritti d'autore Associated Press
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Di Apostolos StaikosEuronews
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Avanti con le ricerche dei sopravvissuti, ma si teme il peggio. Un centinaio le persone tratte in salvo dal naufragio in Grecia: "A bordo eravamo oltre 700". Un'ottantina le vittime finora accertate. Atene decreta tre giorni di lutto nazionale

Lutto nazionale e solidarietà, ma si teme il peggio

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Le ricerche in mare proseguono, ma si teme il peggio. Mentre la Grecia indice tre giorni di lutto nazionale, le testimonianze dei passeggeri dell'imbarcazione naufragata al largo di Pylos lasciano temere un bilancio ancora più drammatico: un'ottantina le vittime finora accertate e un centinaio le persone tratte in salvo, ma a bordo, dicono, ce n'erano circa 750. Stime iniziali dell'Organizzazione Internazionale delle migrazioni riferiscono invece di 400. 

L'imbarcazione affondata in pochi minuti appena

Il naufragio è avvenuto nelle acque internazionali del mar Ionio, nella notte tra martedì e mercoledì. Stando a informazioni della Guardia costiera greca, l'imbarcazione sarebbe affondata in pochi minuti appena, dopo aver riportato dei problemi al motore. Le prime ricostruzioni suggeriscono che fosse partita dalla Libia e diretta in Italia. Le autorità che hanno provveduto ai soccorsi riferiscono che i sopravvissuti provenissero principalmente da Siria, Pakistan ed Egitto. 

"Impossibile non interrogarci. Tutta la comunità si è mobilitata"

"Siamo scioccati - ha detto a euronews il sindaco di Kalamata, Athanasios Vasillopoulos -. Quando succedono queste cose non possiamo non interrogarci. Noi autorità locali abbiamo messo a disposizione del cibo, ma tutta la comunità si è mobilitata. Molti residenti si sono offerti di portare tutto ciò di cui queste persone hanno bisogno". 

Aerei militari, navi ed elicotteri: proseguono le ricerche

Proseguite nella notte, malgrado mare mosso e condizioni meteo avverse, le ricerche coinvolgono una molteplicità di mezzi. Oltre alle motovedette della polizia portuale, a partecipare sono state una fregata della marina greca, un elicottero dell'aeronautica militare e sei imbarcazioni in navigazione nella zona. La guardia costiera ha inoltre fatto sapere che l'esercito greco ha messo a disposizione anche un aereo C-130.

Ursula von der Leyen: "Si lavori insieme per evitare simili tragedie"

Quanto accaduto mostra che la politica migratoria europea non funziona, ha commentato la commissaria agli Affari interni Ylva Joahnsson, in replica alle polemiche sull'operato delle Ong. "Fanno un ottimo lavoro e stanno salvando vite. - ha detto -. Ciascuna opera ovviamente in modo diverso, ma ritengo che stiano contribuendo in modo sostanziale nel salvare vite nel Mediterraneo". Un appello alla cooperazione è intanto arrivato anche dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha invitato i paesi europei a "continuare a lavorare insieme per evitare il ripetersi di simili tragedie".

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