Dopo la fine dell'era-Djukanović, il Montenegro volta pagina e guarda sempre più verso l'Europa. Ma lo ha fatto con la più bassa affluenza elettorale mai registrata prima
Montenegro, Balcani, Europa.
I primi risultati preliminari delle elezioni parlamentari (anticipate) di domenica in Montenegro mostrano una vittoria di misura per il movimento europeista Europe Now! (PSE), un gruppo centrista di recente formazione che sostiene l'adesione del Montenegro all'Unione europea.
Vittoria al primo tentativo
Europe Now! (PSE), costituitosi un anno fa in Montenegro, ha vinto alla sua prima partecipazione ad un'elezione generale, ottenendo il 25,6% dei voti, secondo le stime ancora ufficiose dell'Ong CeMI (Centro per il Controllo e le Investigazioni).
"Impronta europea"
Milojko Spajić (35 anni), Il leader di Europe Now! (PSE), ha già dichiarato la sua intenzione di formare un nuovo governo, di "impronta europeista".
Battuta la coalizione guidata dal Partito Democratico dei Socialisti (DPS), del leader da Danijel Zivković, fermatasi al 23% dei voti.
La vittoria elettorale, ancora da confermare ufficialmente, non assicura la fine della crisi politica che il Paese sta attraversando dal 2020.
Un'altra pagine di storia che cambia
Il voto arriva dopo che Milos Djukanović l'ex leader del DPS, ha perso le elezioni presidenziali ad aprile e si è dimesso dopo tre decenni al potere. Ora il presidente è Jakov Milatović.
Queste elezioni sono state caratterizzate dalla più bassa affluenza alle urne dall'introduzione del sistema multipartitico in Montenegro, all'inizio degli anni '90.
I dati ufficiali saranno probabilmente resi noti nel corso della giornata di lunedì, ma non è escluso che si vada oltre.