Siria, arrivano i primi camion di aiuti umanitari inviati dall'Onu

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Hanno attraversato il confine di Bab al-Hawa, zona in mano ai ribelli ed unica autorizzata a portare aiuti dalla Turchia

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Dopo il catastrofico terremoto di lunedì scorso, arrivano in Siria i primi camion di aiuti umanitari inviati dall'Onu.

Hanno attraversato il confine di Bab al-Hawa, zona in mano ai ribelli ed unica autorizzata a portare aiuti dalla Turchia.

Le sanzioni internazionali rendono difficile l'arrivo di ulteriori aiuti, ma l'Onu alza la voce.

"La risposta all'emergenza non deve essere politicizzata - dice Geir Otto Pedersen, inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria - dobbiamo invece concentrarci su ciò che è urgentemente necessario per aiutare uomini, donne e bambini, coloro che possiamo ancora salvare, coloro le cui vite sono devastate da uno dei terremoti più catastrofici che la regione abbia visto in circa un secolo".

Petros Giannakouris/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Il bilancio provvisorio delle vittime è superiore ai 3.000 morti in Siria: sebbene ci siano momenti di speranza, come il salvataggio di un bambino a Jandairis, le autorità sono completamente sopraffatte.

Non hanno abbastanza squadre di soccorso o ospedali per prendersi cura dei feriti e danno la colpa alle sanzioni internazionali per questa situazione.

Dopo dodici anni di guerra, milioni di siriani nel nord-ovest del Paese vivono in povertà e dipendono dagli aiuti internazionali per sopravvivere.

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