Lula visita gli indigeni Yanomami: "situazione disumana"

Lula da Silva visita gli Yanomami
Lula da Silva visita gli Yanomami Diritti d'autore AP Photo
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Di Gianluca Martucci
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L'estrazione d'oro illegale nello stato amazzonico del Roraima mina la sopravvivenza della popolazione indios che conta 30 mila componenti. 570 bambini morti negli ultimi tre anni

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Il neoeletto presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per la comunità indigena dello Stato del Roraima a causa della maltutrizione e della malaria provocate dall'estrazione illegale di minerali condotta dai "garimperos" e favorita negli ultimi anni nella foresta amazzionica. 

I 30 mila indigeni Yanomami temono per la loro sopravvivenza perché negli utlimi anni l'attività estrattiva dei cercatori d'oro ha avuto effetti notevoli sull'inquinamento dell'acqua. Gli indigeni denunciano anche minacce di morte e abusi sessuali, di droghe e alcol nei confronti dei bambini.

"Quello che ho visto qui è disumano", ha dichiarato Lula da Silva nel corso della sua visita alla popolazione. E poi ha dichiarato riferendosi al suo predecessore Bolsonaro: "se fosse venuto qui una volta, forse queste persone non sarebbero state abbandonate così".

I numeri dell'emergenza

Secondo un recente rapporto del governo brasiliano 570 bambini negli ultimi tre anni sono morti a causa di malattie curabili nell'area. In questa terra, la più grande riserva del Brasile, il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni per malattie curabili è di 9 volte superiore alla media nazionale.

Lula è stato accompagnato dal ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza Flávio Dino, e dalla ministra per i Popoli indigeni Sonia Guajajara, la prima donna indigena ad aver assunto un incarico governativo, fortemente critica delle politiche condotte dall'ex presidente di destra Jair Bolsonaro, che aveva favorito le attività dei garimperos.

Il rapporto "Yanomami Under Attack" (Yanomami sotto attacco), riporta che nella regione ci sono più di 40 piste d'atterraggio illegali costruite dai minatori e che questi hanno preso il controllo di alcuni dei centri sanitari governativi installati nella regione.

Oltre all'obiettivo di combattere la fame nel Paese, Da Silva punta a mettere fine all'estrazione illegale dell'oro. "Anche se si tratta di terreni autorizzati per la ricerca, si può fare ricerca senza distruggere l'acqua, la foresta e mettere a rischio la vita delle persone che dipendono da quell'acqua per sopravvivere", ha dichiarato Da Silva nella capitale dello Stato di Roraima, Boa Vista, dove molti Yanomami malati sono stati ricoverati in ospedali specializzati.

Secondo il decreto firmato dal Ministro della Salute Nisia Trindade, lo stato di emergenza sanitaria non una data di scadenza e consente l'assunzione di personale supplementare. Un'équipe incaricata sarà incaricata di pubblicare rapporti sulla salute e sul benessere generale del gruppo indigeno.

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