L'OMS a Pechino: "Sul Covid dati inaffidabili. L'epidemia è più grave e diffusa"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità: "I dati sottorappresentano la portata dell'epidemia
"Troppo ristretta la definizione data dalla Cina ai decessi legati al Covid. I suoi dati sottorappresentano la portata dell'epidemia". Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità l'appello a Pechino: serve più trasparenza sul reale impatto in termini di ricoveri ospedalieri, accessi alla terapia intensiva e soprattutto decessi. Da qui anche il sostegno anche alle raccomandazioni sposate ieri da Bruxelles: "fortemente incoraggiata" la richiesta di un test negativo ai viaggiatori in provenienza dalla Cina.
L'appello del direttore generale OMS: "Pechino fornisca dati più rapidi, regolari e affidabili"
"Torniamo a sollecitare alla Cina dati più rapidi, più regolari e affidabili e un più completo sequenziamento in tempo reale - ha detto il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus -. A causa della sua trasmissione intensa in diverse parti del mondo e di una variante che si diffonde rapidamente siamo davvero preoccupati per l'attuale quadro epidemiologico del Covid-19".
Cina: misure allentate e contagi in aumento. Ma a dicembre ufficialmente solo 13 decessi
A destare critiche e perplessità soprattutto la nuova metodologia adottata da Pechino, che inserisce nelle statistiche i soli decessi direttamente imputabili a insufficienza respiratoria legata al Covid. Da qui numeri ufficialmente in calo, nonostante la fiammata di nuovi contagi seguita all'abbandono, a inizio dicembre, delle più rigide misure di contenimento: appena 13 i decessi comunicati da Pechino in un mese, che giorni fa aveva bollato come "ingiustificata" la stretta sugli accessi ai passeggeri in provenienza dalla Cina, già adottati da Italia, Francia e altri paesi.