Il G20 a Bali si chiude con la condanna della guerra in Ucraina e la richiesta del ritiro completo e incondizionato dell'esercito russo dai territori occupati. Tanti problemi restano sul tavolo. Prossimo vertice in India nel 2023.
Il G20 si chiude con la condanna della guerra in Ucraina e la richiesta di una completo e incondizionato ritiro dell'esercito russo dai territori occupati. Da Bali, nell'ultimo giorno dei lavori, i leader mondiali non possono ignorare quei missili appena caduti sulla Polonia, molti si schierano contro l'aggressione da parte di Vladmir Putin, causa di immense sofferenze, e ne sottolineano le conseguenze sull'economia globale.
Accuse respinte da Mosca anche in questa occasione, durante il dibattito. Prima di andare via, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov definisce la bozza del documento "politizzata" dagli alleati occientali di Kiev. Ma le questioni al centro dei lavori restano numerose, dall'inflazione che avanza alle conseguenze del cambiamento climatico, e su tutte pesa il conflitto e il timore che possano essere usate armi nucleari. Insomma, i problemi restano sul tavolo e il testimone passa dall'Indonesia all'India, chiamata a ospitare l'edizione del vertice 2023.