Il ritorno del Celeste, Roberto Formigoni insegnerà italiano alle suore straniere

Roberto Formigoni
Roberto Formigoni Diritti d'autore Luca Bruno/AP
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Il ritorno del Celeste, Roberto Formigoni insegnerà italiano alle suore straniere

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Insegnante di italiano alle suore straniere, in questo modo Roberto Formigoni, l'ex governatore della Regione Lombardia finirà di saldare il suo debito con la giustizia italiana. 

Formigoni che stava scontando ai  domiciliari la condanna  a 5 anni e 10 mesi per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele,  ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano l'affidamento in prova ai servizi sociali.

La richiesta è partita dallo stesso Celeste, come veniva chiamato ai tempi d'oro della sua presidenza regionale, due anni fa.

La risposta positiva, giunta quasi in zona cesarini, gli consentirà di scontare la pena residua, poco più di un anno,  al  Piccolo Cottolengo Don Orione dove insegnerà  la lingua di Dante suore straniere impegnate con le consorelle italiane sul fronte della disabilità.

Condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell'inchiesta Maugeri, Formigoni non ha mai ammesso le proprie responsabilità. 

Mini cronistoria

Nel febbraio 2019 era entrato a Bollate a seguito dell'ordine di carcerazione firmato dalla Procura generale milanese. La difesa aveva chiesto subito la sospensione dell'ordine di esecuzione della pena e la possibilità di scontare la condanna in detenzione domiciliare, in quanto la 'spazzacorrotti', sostenevano i legali, era entrata in vigore dopo i fatti-reato contestati all'ex presidente lombardo e quindi, secondo la difesa, non poteva avere valore retroattivo.

Dopo circa 5 mesi di carcere, il 22 luglio 2019, poi, il Tribunale di Sorveglianza (presidente Giovanna Di Rosa) aveva detto sì ai domiciliari sulla base del fatto che sussisteva il requisito della "collaborazione impossibile", ossia l'ex governatore che si è sempre professato innocente, secondo i giudici, non può più collaborare per svelare ulteriori dettagli sul caso Maugeri. Un requisito che ha consentito ai giudici, in sostanza, di 'aggirare' la 'spazzacorrotti' concedendogli di uscire dal carcere.

Formigoni, poi, ha presentato l'istanza per l'affidamento in prova ai servizi sociali nell'autunno 2020 quando la pena da scontare era scesa sotto i 4 anni, come prevede la legge. Ora è arrivata la decisione dei giudici della Sorveglianza. Il fine pena per lui è previsto per il marzo 2024.

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