L'uomo di 32 anni è ricoverato in ospedale ad Arezzo, con lesioni cutanee. Era rientrato dalle Canarie, dove sembra che il "colpevole" sia un grande evento a Maspalomas. Si tratta del quarto caso in Italia. In Lazio, 15 persone in "isolamento"
Quarto caso in Italia
Primo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana (e quarto in Italia): all'ospedale San Donato di Arezzo, ricoverato un uomo di 32 anni rientrato da una vacanza alle isole Canarie.
Lo si legge in una nota diffusa dalla Asl Toscana Sud Est, in cui si comunica che "Azienda e Istituto nazionale Spallanzani di Roma informano che un uomo di 32 anni di Arezzo, rientrato nei giorni scorsi da una vacanza alle isole Canarie, è risultato positivo al vaiolo delle scimmie, ed è ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Donato. Si tratta di una persona rientrata in Italia il 15 maggio, che ha presentato rapidamente i sintomi della malattia".
"Il paziente ci è stato inviato per lesioni sospette che, una volta visionate nel nostro ambulatorio, ricordavano quelle viste su altri pazienti rientrati da viaggi e che avevano contratto la malattia. A quel punto - prosegue Danilo Tacconi, primario di Malattie Infettive all'ospedale di Arezzo - abbiamo contattato lo Spallanzani di Roma, che ieri ci ha confermato della positività del tampone per la patologia cosiddetta 'vaiolo delle scimmie'. Il paziente sta bene, ha lesioni cutanee senza sintomi sistemici, e presenta un normale andamento comune a tutti i casi che stiamo vivendo nel resto dell'Europa".
Le autorità sanitarie spagnole stanno analizzando un possibile legame tra i casi riscontrati di vaiolo delle scimmie e un evento con affluenza di migliaia di persone tenutosi sull'isola di Gran Canaria, nella prima metà di maggio. Lo riportano i media iberici.
L'evento in questione è una grande festa tenutasi nella località di Maspalomas tra il 5 e il 15 maggio.
Lazio: 15 persone in isolamento
Nel Lazio ci sono 15 persone in isolamento, mentre i casi restano tre.
"Si tratta di tre persone ricoverate allo Spallanzani in buone condizioni cliniche".
Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
I 15 in isolamento sono contatti dei tre contagiati, ai quali si è risaliti con il contact tracing.
Prima sequenza del genoma
Il team del dottor João Paulo Gomes del "National Institute of Health" in Portogallo ha sequenziato il genoma del virus del "Monkeypox" da un campione prelevato da un paziente maschio, il 4 maggio.
Anche team di altri Paesi stanno sequenziando campioni virali, ma quello di Gomes è il primo a rendere pubblica una sequenza.
Europa: quarantena in Belgio e Regno Unito
L'Austria ha ufficializzato il primo caso di vaiolo delle scimmie, rilevato a Vienna.
Un uomo di 35 anni è stato ricoverato in ospedale sabato sera. Presentava i classici sintomi del vaiolo delle scimmie: febbre, dolori muscolari ed eruzioni cutanee.
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), a livello globale, ci sono più di 190 casi confermati o sospetti in 16 Paesi
In Belgio sarà obbligatoria una quarantena di 21 giorni per le persone infette.
I contatti ad alto rischio non sono obbligati a isolarsi, ma solo a controllare eventuali sintomi.
Anche nel Regno Unito per le persone colpite sarà necessario un isolamento per tre settimane e per loro sarà possibile, ma non obbligatoria, la vaccinazione antivaiolo.
Secondo la stampa inglese, nelle prossime ore il Dipartimento di Sanità dovrebbe annunciare un aumento significativo dei casi.
Portogallo, il Paese più colpito
Finora in Europa, secondo i dati del Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC), il Portogallo (14 casi), la Spagna (7 casi) e il Regno Unito sono i Paesi in cui la malattia si è diffusa maggiormente.
In totale, in Europa, sono stati segnalati 85 casi di vaiolo delle scimmie, acquisiti in otto Stati membri Ue (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia).
Sospetti nel mondo
Negli Stati Uniti, c'è un presunto terzo caso, in Florida.
In Argentina, si valuta un caso nella provincia di Buenos Aires.
In Israele, dopo un test, escluso un secondo caso.