Gerusalemme, terzo venerdì di Ramadan: scontri tra palestinesi e polizia israeliana

Nel terzo venerdì del Ramadan - che coincide con la fine delle celebrazioni per la Pasqua - sono avvenuti nuovi scontri nella Città Vecchia di Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio, per gli ebrei), tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana.
Fin dalle 4 del mattino, i palestinesi hanno lanciato pietre verso il Muro del Pianto, costringendo gli agenti ad intervenire, secondo quanto riferito dalla polizia israeliana: da lì è partito un fitto scambio di lanci ad altezza uomo di pietre, fuochi d'artificio e proiettili di gomma.
Usati, dagli israeliani, anche droni con gas lacrimogeno.
E' iniziato cosi un altro venerdi di passione, ennesima tappa dell'escalation di violenza tra palestinesi e Israele - compresi gli attentati delle scorse settimane a Beer Sheva, Hadera, Bnei Brak e in via Dizengoff, in centro a Tel Aviv (14 vittime nei quattro attentati) -, la peggior ondata di violenza dall'anno scorso, costata finora la vita in totale a 36 persone.
Secondo la polizia israeliana, una parte dei manifestanti di venerdì mattina a Gerusalemme aveva il volto coperto e issava bandiere di Hamas, che giovedì aveva chiamato i palestinesi alla "mobilitazione".
La Mezzaluna Rossa ha riferito che sono almeno 31 i feriti tra i dimostranti, di cui 14 ricoverati in ospedale, due in condizioni gravi. Anche un agente è stato ferito, colpito al volto da una pietra.
In totale, nell'ultima settimana, sono oltre 200 i feriti, per lo più palestinesi, degli scontri sulla Spianata delle Moschee, a ridosso della Moschea Al Aqsa e nei dintorni.
Una situazione di altissima tensione che - nei giorni scorsi - ha scatenato una reazione a catena, con lanci di razzi da parte di gruppi armati palestinesi dalla Striscia di Gaza su Israele, attacchi israeliani di ritorsione su Gaza e un tentato assalto da parte di gruppi di ebrei ultranazionalisti al quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme.