Tennis, gli atleti russi e bielorussi esclusi da Wimbledon

Daniil Medvedev
Daniil Medvedev Diritti d'autore Kirsty Wigglesworth/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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I due paesi sono piazzati assai bene nelle classifiche tennistiche mondiali: per questo il Cremlino parla di una decisione autolesionista

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I tennisti russi e bielorussi non potranno competere al torneo di Wimbledon quest'anno. 

Arrivata tra le sanzioni che stanno interessando il mondo sportivo in merito all'invasione dell'Ucraina, la scelta rischia di sfoltire parecchio il cartellone dell'evento: al momento ci sono quattro giocatori russi nella top 30 e due nella top 10 maschile, col secondo e l'ottavo posto detenuti da Danil Medvedev e Andrey Rublev

Nel ranking femminile vanno invece forti le atlete bielorusse: nella top 20 se ne contano due, tra le quali  Alyna Sabalenka, che detiene attualmente il quarto posto.

Dura la reazione del portevoce del cremlino Dmitry Peskov, che parla perfino di autolesionismo da parte del torneo: "Dato che la Russia è un paese forte per il tennis e i nostri atleti possiedono le linee superiori del rating mondiale, il torneo stesso soffrirebbe a causa di questo divieto", ha detto. "È inaccettabile rendere gli atleti ancora una volta ostaggio di certi pregiudizi politici, intrighi e azioni ostili verso il nostro paese".

Wimbedon è il primo torneo a muoversi contro i paesi coinvolti nell'invasione; al momento russi e bielorussi sono autorizzati a giocare nei tour ATP e WTA come atleti neutrali, e sono stati autorizzati a mettere i loro nomi sulla entry list per gli Open di Francia del mese prossimo.

L'AELTC, che organizza il Grande Slam su erba, ha consultato il governo in aprile sull'opportunità di permettere ai giocatori di competere.

Il ministro dello sport Nigel Huddleston aveva detto in precedenza che "nessuno che batte la bandiera della Russia dovrebbe essere autorizzato" a giocare a Wimbledon.

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