Terrore in Israele, cinque morti a Tel Aviv: è il terzo attentato in una settimana

Una delle vittime degli attacchi a Tel Aviv
Una delle vittime degli attacchi a Tel Aviv Diritti d'autore Oded Balilty/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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L'attacco compiuto da un giovane palestinese, proveniente dalla Cisgiordania. Il Primo ministro Bennett in televisione per rassicurare la popolazione, ma si teme una campagna di violenza dell'Isis

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Cinque persone sono state uccise e un'altra ferita in modo grave in un attentato a Bnei Brak, un sobborgo della città di Tel Aviv e una delle aree ebraiche ultraortodosse più popolose di Israele. È il terzo attacco di questo tipo in meno di una settimana nel Paese, che rischia di subire un'offensiva da parte dei simpatizzanti dello Stato Islamico, in coincidenza con l'inizio del Ramadan.

Duplice attacco

Secondo quanto riportano i media locali, l'autore dell'attacco era un palestinese di 27 anni, proveniente dai territori occupati della Cisgiordania occupata, che ha aperto il fuoco in due luoghi differenti colpendo obiettivi casuali, prima di essere ucciso dalla polizia. In un video amatoriale, lo si vede sparare ripetutamente a un ciclista in fuga, che riesce fortunatamente a evitare i colpi.

Dopo l 'attacco, il primo ministro israeliano Naftali Bennett è apparso in televisione, per rassicurare la popolazione. "Israele sta affrontando un'ondata di terrorismo omicida arabo. Le nostre forze di sicurezza sono al lavoro. Combatteremo il terrorismo con perseveranza, ostinazione e tolleranza zero", le sue parole

"Israele sta affrontando un'ondata di terrorismo omicida arabo. Le nostre forze di sicurezza sono al lavoro. Combatteremo il terrorismo con perseveranza, ostinazione e tolleranza zero"
Naftali Bennett
Primo ministro di Israele

Pericolo Isis

L'attacco chiude infatti una delle settimane più sanguinose degli ultimi anni in Israele, con tre attentati mortali. Martedì 22 marzo un attentatore armato di coltello ha ucciso quattro persone a Beersheva, nel sud del Paese, mentre lunedì scorso ad Hadera due agenti di polizia sono rimasti vittima di una sparatoria.

I primi due attacchi sono stati già rivendicati dallo Stato Islamico, che potrebbe scatenare un'ondata di violenza e attacchi a breve: le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 12 cittadini israeliani di origine araba, sospettati di avere legami proprio con l'Isis.

Il prossimo fine settimana comincerà il mese  del Ramadan, sacro per i musulmani. Un periodo dell'anno in cui sale la tensione tra arabi e israeliani: nel 2021, ad esempio, si registrarono 11 giorni di scontri nella striscia di Gaza fra le autorità israeliane e i miliziani di Hamas.

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