Lo "shopping" militare di Vučić in Russia: l'arsenale della Serbia comincia a preoccupare i Balcani

Il presidente serbo Vucic passa in rassegna l'esercito.
Il presidente serbo Vucic passa in rassegna l'esercito. Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews World - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Mentre sogna di entrare nell'Unione europea, Belgrado continua a coltivare rapporti stretti con Mosca (e Pechino), ricevendo dotazioni militari sempre più potenti e moderne. E con la Croazia è in corso una "mini" corsa agli armamenti. Preoccupazione nei Balcani

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L'arsenale della Serbia comincia a destare preoccupazioni nella regione balcanica.

Il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić (51 anni), ha assistito lunedì ai "wargames" della 72esima Brigata speciale, nella base militare di Pancevo, vicino a Belgrado, che ha ricevuto un nuovo carico di armi dalla Russia.
Tra cui missili guidati anticarro "Kornet" e veicoli blindati "Tigr".

Negli ultimi mesi, la Russia ha consegnato alla Serbia 30 carri armati e 30 veicoli corazzati e le ha venduto i sofisticati sistemi di difesa aerea Pantsir.

Dalla Cina, sono arrivati elicotteri d'attacco e trasporto e droni.

"Sono contento che i nostri soldati siano soddisfatti dell'acquisto dei Kornet dalla Russia", ha dichiarato Vučić.
"È una delle armi anticarro migliori del mondo".

"Il Kornet è un importante strumento difensivo per dissuadere chiunque da una potenziale aggressione contro il nostro paese".
Aleksandar Vučić
Presidente della Serbia
Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
Ecco il famigerato missile Kornet.Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.

I precedenti "nazionalisti" di Vučić

La Serbia è stata spesso accusata di "lavorare" con il suo alleato orientale, la Russia, per destabilizzare la vicina Bosnia-Erzegovina, il Montenegro e il Kosovo, ex provincia serba che ha dichiarato l'indipendenza nel 2008.

Il regime serbo, guidato da Slobodan Milošević, con le sue intransigenti politiche nazionalistiche, è accusato di aver innescato la sanguinosa fine della Jugoslavia negli anni '90, che ha innescato la tragica Guerra dei Balcani.

Durante questo periodo, Vučić ha scalato i ranghi del Partito Radicale serbo di estrema destra e ha ricoperto la posizione di ministro dell'Informazione durante il governo di Milošević.
Precedenti che non depongono a favore dell'attuale presidente serbo...

➡️ Per saperne di più: La vera storia di Vučić

Politica "doppiogiochista"

Anche se formalmente cerca l'adesione all'Unione europea, la Serbia ha rifiutato di allineare completamente la sua politica estera con il blocco europeo e ha lavorato in parallelo al rafforzamento delle sue relazioni con Mosca e Pechino.

Lo stesso Vučić ha dichiarato, lunedì, che la Serbia "rimane sul cammino europeo", ma ha anche aggiunto che continuerà a "nutrire" i suoi legami amichevoli con la Russia e la Cina.

Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
Esercitazione militare in Serbia.Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.

Serbia-Croazia: "mini corsa agli armamenti"

Per entrare nell'Unione europea, la Serbia ha bisogno del sostegno di tutti i paesi membri dell'Ue, ma il governo serbo ha relazioni gelide con la Croazia, l'ultimo membro ammesso nel blocco europeo nel 2013.

La Croazia, che è membro anche della NATO, difficilmente darà il proprio ok incondizionato all'ingresso della Serbia nell'Unione europea (obiettivo 2025?) e sembra essere in competizione proprio con la Serbia in una sorta di "mini corsa agli armamenti".
A novembre, il governo croato, guidato dal primo ministro Andrej Plenković, ha infatti annunciato l'acquisto di 12 caccia Rafale dalla Francia, tra le critiche dell'opposizione politica, per non averne voluto rivelare il prezzo.

Alla fine di dicembre, il ministro della Difesa serbo Nebojša Stefanović ha dichiarato all'emittente pubblica RTS che anche il suo ministero sta considerando l'acquisto dei jet di fabbricazione francese.

Botta e risposta. Senza fine?

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