Covid: nuove restrizioni in Italia. In Francia superati i 90mila contagi

Covid: nuove restrizioni in Italia. In Francia superati i 90mila contagi
Diritti d'autore Emilio Morenatti/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Eloisa Covelli
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Il Regno Unito supera i 100mila casi al giorno, ma il governo non si preoccupa

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L'Italia ha appena imposto nuove restrizioni per limitare la diffusione del Covid. Discoteche ed eventi all'aperto vietati per Capodanno. Mascherine anche all'aperto. Ffp2 sui trasporti pubblici e in alcuni luoghi come stadi, cinema e teatri. Scadenza del green pass a sei mesi a partire dal primo febbraio. Queste alcune delle misure annunciate in conferenza stampa dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

La conferenza integrale

Record di contagi in Francia: più di 90mila in un solo giorno. Mai registrata una cifra del genere neanche nella prima ondata, ma i tamponi all'epoca non erano così diffusi. Più di 3mila persone sono in terapia intensiva. 179 le vittime in un solo giorno.

"In Francia sta succedendo esattamente quello che accade negli altri Paesi a causa della nuova variante Omicron che è molto contagiosa - dice il ministro della salute Olivier Véran - I numeri dei contagi stanno raddoppiando ogni due giorni. Avevo già parlato di una previsione di 100mila casi positivi al giorno tra Natale e Capodanno, ma raggiungeremo prima questi numeri".

La cifra dei 100mila è già stata superata nel Regno Unito, ma nonostante ciò non ci saranno nuove restrizioni prima di Natale. Secondo uno studio del governo britannico la variante Omicron è meno pericolosa della Delta: c'è il 70 percento di probabilità in meno di finire in ospedale.

Questa crescita così rapida nei contagi mette pressione sul sistema sanitario. Anche se con la variante Omicron è meno probabile finire in ospedale, i numeri sono molto alti, quindi le ospedalizzazioni ci saranno.
Paul Elliott
prof. di epidemiologia all'Imperial College di Londra

Altri paesi hanno seguito l'esempio dell'Italia e hanno imposto il tampone ai viaggiatori in entrata. L'ultima è la Repubblica ceca.

L'Austria chiede il tampone ma solo per chi proviene da Norvegia, Danimarca, Regno Unito e Olanda, questi due paesi da soli rappresentano un quarto degli arrivi turistici della stagione invernale.

La Germania ha aggiunto gli Stati Uniti, la Spagna e il Portogallo nella lista delle aree ad alto rischio. Per chi proviene da queste zone, se non vaccinato, scatta l'obbligo di quarantena.

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