Tokyo 2020, le rassicurazioni degli atleti sul protocollo anti Covid

Tokyo 2020
Tokyo 2020 Diritti d'autore BEHROUZ MEHRI/AFP or licensors
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Di Euronews
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4 atleti positivi al Covid a Tokyo 2020, cresce il timore per i contagi. Le rassicurazioni degli sportivi: "Protocollo sanitario rigido"

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A meno di 100 ore dall'inizio dei Giochi Olimpici, Tokyo teme la bomba a orologeria Covid: nonostante il rigido protocollo sanitario, 59 delle circa 20mila persone già arrivate in Giappone sono risultate positive al coronavirus.

Tra i contagiati ci sono anche quattro atleti, tre dei quali si trovavano nel villaggio olimpico: si tratta di due calciatori della nazionale sudafricana e un giocatore di beach volley della Repubblica Ceca.

Abigail Irozuru, lunghista britannica, rassicura: "In Giappone stanno facendo tutto ciò che possono per garantire che non ci sia nessun focolaio di Covid. Penso solo che noi come atleti, come membri dei team, seguiamo i protocolli. Siamo testati ogni singolo giorno, siamo stati testati prima di venire nelle ultime tre-quattro settimane prima di questi Giochi, quindi stiamo facendo tutto il possibile perché sia sicuro".

Oltre ai test, gli organizzatori hanno messo in atto un arrivo graduale degli atleti nello stesso villaggio olimpico, come spiega la spadista italiana Mara Navarria: "Sono ancora a Tokorazawa in una Waseda University, un campus universitario - spiega la spadista italiana Mara Navarria - qui la situazione è molto più rilassata perché a parte il tampone al mattino e l'aggiornamento dell'app Ocha, per il resto della giornata ci si divide tra il palazzetto e il dormitorio. Ma le emozioni cominciano a cambiare un po', ad essere più realistiche e questa è sicuramente la gioia dei giochi olimpici".

Gli atleti partiranno dal villaggio olimpico al massimo 48 ore dopo le gare. Per loro la tensione emotiva comincia a crescere. Quello che manca è il pathos tra gli spettatori. I Giochi fanno paura e alimentano le proteste, periodiche, di chi non vede l'opportunità di organizzare un evento mondiale in tempi di emergenza sanitaria.

Il voto di sfiducia alle Olimpiadi di Tokyo arriva anche da uno dei principali sponsor dell'evento, Toyota, che non trasmetterà i propri video promozionali durante le Olimpiadi

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