Italia, 29 anni fa la strage di Capaci in cui morì il giudice Falcone

L'Ucciardone a Palermo
L'Ucciardone a Palermo Diritti d'autore ANONYMOUS/2007 AP
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Commemorazioni a Palermo e in tutta Italia. Ricordare per andare oltre

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Memoria e riscatto civile, i due capisaldi delle iniziative di questo 23 maggio, 29 anniversario della strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e degli uomini

della scorta scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Il momento centrale delle manifestazioni di oggi è l'incontrodi nell'aula bunker dell'Ucciardone dove si celebrò il maxiprocesso alla mafia, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i ministri Patrizio Bianchi (Istruzione), Luciana Lamorgese (Interno), Marta Cartabia (Giustizia), Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale), e con il capo della polizia, Lamberto Giannini.

Qui la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha ricordato la grande intuizione di Giovanni Falcone:

"Il lavoro di Falcone fu straordinario: andare alla ricerca della forza economica della mafia lo portò a sviluppare la consapevolezza che occorreva lavorare a livello internazionale. Quando venne al ministero nel '91 iniziò la fase di cooperazione internazionale, fu un periodo breve ma fecondissimo. A livello europeo, fu Falcone il primo a intuire che occorreva una protezione penale degli interessi finanziari. Tra qualche settimana prenderà avvio la Procura europea, una istituzione dell'Ue, anche qui troviamo un lascito di Falcone".

Sempre dall'aula bunker, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricordato l'importanza di ritrovarsi in quello che deve restare un luogo simbolo della lotta alla mafia:

"È sempre di grande significato ritrovarsi nel bunker, un luogo di grande valenza simbolica, dove lo Stato ha assestato importanti colpi alla mafia". E ha aggiunto, "O si sta contro la mafia o si è complici, non ci sono alternative".

Mara Carfagna, ministra per il Sud ha ribadito la necessità di un vento nuovo:

"Nella Giornata della Legalità in ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, delle donne e degli uomini delle loro scorte, il mio impegno da ministro e da cittadina meridionale è adoperare ogni risorsa ed energia perché il principio di legalità sia priorità assoluta di ogni intervento, di ogni procedimento amministrativo. Mai come oggi, deve valere l'impegno a portare al Sud quello che Paolo Borsellino chiamava 'il fresco profumo della libertà', contro il 'puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, e quindi della complicità'.

A causa della pandemia molte cerimonie ripetute negli anni, come l'attracco della nave della legalità con gli studenti che poi nelle strade di Palermo ripercorrevano un itinerario simbolico, non si terranno ma ci sarà ad esempio la cerimonia di disvelamento della teca contenente i resti della Fiat Croma, ormai conosciuta come "Quarto Savona 15", dal nome della sigla radio attribuita agli uomini della scorta di Giovanni Falcone.

Alle 17,58, l'ora della strage, ritorna l'appuntamento all'albero Falcone, davanti all'edificio in cui abitava il magistrato: sarà eseguito il 'Silenzio' in onore delle vittime e in molti luoghi pubblici verrà rispettato un minuto si silenzio. Mentre l'iniziativa "Un lenzuolo contro la mafia" avrà un'eco nazionale e il lenzuolo sarà esposto nei luoghi più simbolici del Paese come il Colosseo a Roma e il teatro Massimo a Palermo.

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