Alle elezioni di novembre nel Paese situato tra Romania e Ucraina, la 48enne Maia Sandu ha sconfitto a sorpresa il Presidente uscente, Igor Dodon, sostenuto dalla Russia
La filo-europeista Maia Sandu ha prestato giuramento in qualità di prima Presidente donna della Moldavia.
Alle elezioni di novembre nel Paese situato tra Romania e Ucraina, la 48enne ex Premier ha sconfitto a sorpresa il Presidente uscente, Igor Dodon, sostenuto dalla Russia.
"Ripuliremo il paese, i ladri finiranno in prigione, non tra i dirigenti statali": queste le prime parole del Capo di Stato, a ribadire le sue promesse elettorali.
Migliaia di sostenitori l'hanno accolta acclamandola, fuori dal Palazzo della Repubblica nella capitale Chisinau dopo la cerimonia.
Intanto, il Primo Ministro, Ion Chicu, ha rassegnato le dimissioni, poche ore prima che il Parlamento pronunciasse un voto di sfiducia al suo Governo, ora automaticamente sciolto.
Con 3,5 milioni di abitanti, il Paese è diviso tra i sostenitori dei legami con la Russia e quelli invece favorevoli all'integrazione europea, specie attraverso i legami culturali con la vicina Romania, membro dell'Unione europea.
L'ex Presidente Dodon ha sempre promosso relazioni forti con Mosca, che ha truppe schierate nella regione separatista della Transnistria.