Negoziati di pace in Libia: al centro degli incontri il cessate il fuoco e l'allontanamento dei soldati mercenari
La tregua in Libia è stata decisa il 23 ottobre scorso a Ginevra, l'impegno ad attuare un cessate il fuoco permanente è stato rilanciato in queste ore in occasione dei negoziati libici del Comitato militare congiunto, che riunisce attorno a un tavolo cinque rappresentanti dell’Esercito Nazionale Libico (LNA) e altrettanti membri dell'esecutivo di Tripoli, noto come Governo di Accordo Nazionale (GNA).
"Siamo qui a Ghadames, dove il comitato miltare deve essere, all'interno del vostro Paese, con questa determinazione ad attuare l'accordo di cessate il fuoco. Determinazione che è presente", dice l'inviata speciale dell’Onu ad interim, Stephanie Williams.
Ora le riunioni entrano nel vivo: **all'ordine del giorno le modalità della tregua, la formazione di sottocommissioni volte a facilitare il ritiro di forze militari nell’Ovest di Sirte e l’allontanamento di mercenari stranieri. **
In questo modo, potranno essere riaperte ulteriori vie di comunicazione tra la Libia orientale, occidentale e meridionale. Sul tavolo anche gli ultimi sviluppi in materia economica, militare e politica, nonché nel settore dei diritti umani: sono state prese in considerazione le richieste avanzate dalle varie fazioni, che saranno valutate nelle discussioni del 9 novembre.
Williams ha sottolineato come le delegazioni libiche siano state protagonoste di "un miracolo”, in quanto si sono mostrate in grado di superare ogni tipo di pressione e difficoltà, con il fine di favorire l’unità e la pace in Libia. A detta dell’inviata speciale, adesso spetta alla classe politica libica nel suo insieme, e non ai singoli partecipanti all’incontro, preservare gli interessi libici, al di sopra di qualsiasi interesse personale o regionale.