Nel 2019 il primo cittadino di Signes è stato ucciso per aver ripreso un uomo che buttava rifiuti in strada
Chi potrebbe immaginare che Croisilles, un paesino di meno di 2mila abitanti nel nord della Francia, è stato al centro delle cronache per un'aggressione al sindaco. E non si tratta di un caso isolato. Quest'anno sono stati oltre 200 gli atti di violenza nei confronti dei primi cittadini francesi.
"Gli ho detto: dammi le chiavi, non puoi guidare - racconta il sindaco Gérard Dué - e nel giro di un attimo non ho più visto nulla, mi sono trovato a tre metri di distanza, un sandalo qua, l'altro là, la schiena graffiata, il gomito graffiato e un polso che mi faceva male".
Tutto questo per essere intervenuto perché l'uomo disturbava la quiete pubblica.
Il mese scorso l'associazione dei sindaci francesi è intervenuta per attirare l'attenzione sul problema della sicurezza dei primi cittadini.
Nell'agosto 2019 la Francia è rimasta scioccata per l'omicidio del sindaco di Signes che aveva rimproverato un uomo che stava buttando rifiuti in strada.
I sindaci possono anche mettere sanzioni amministrativi in molti settori, come la spazzatura, rumori eccessivi e comportamenti pericolosi. Ma hanno più responsabilità che potere e questi reati vengono puniti in maniera blanda.
A dicembre 2019 una legge ha dato maggiori poteri ai sindaci. Ma ha mancato l'obiettivo perché invece di prevenire il problema, ha solo dato sostegno finanziario e psicologico dopo la violenza.