Il recupero delle vecchie colonie lungo la riviera romagnola

Emilia Romagna: le vecchie colonie per le vacanze al mare
Emilia Romagna: le vecchie colonie per le vacanze al mare Diritti d'autore Euronews - Luca Palamara
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Covid-19: la ripartenza anche attraverso il recupero delle strutture lungo la riviera romagnola

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A Rimini, sulla riviera romagnola, le le vecchie colonie possono rappresentare il simbolo della rinascita del Paese appena uscito da oltre due mesi di lockdown.
Sin dal 1933 e fino agli anni 70, migliaia di bambini hanno trascorso le loro vacanze in questo posto. Per molti di loro, la prima possibilità di vedere il mare.

Un gruppo di sindaci della città metropolitana di Bologna sta portando avanti un progetto di restauro di queste imponenti strutture, contribuendo così al ritorno alla tanto agognata normalità, in una delle Regioni più colpite dall’epidemia.

Sguardo al passato per tornare alla normalità

Qui, fino agli anni 70, i bambini nati in famiglie disagiate potevano trascorrere la loro estate insieme ai coetanei. Ridare nuova vita agli stabilimenti permetterà a tante famiglie di regalare ai propri figli una meritata vacanza al mare, ma nel pieno rispetto delle precauzioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria.
Spiega Giampiero Falzone, sindaco di Calderara di Reno (Bologna): “Quello che offre oggi questo luogo è, paradossalmente, quella socialità che il distanziamento sociale oggi ci vieta perché qua c’è molto spazio e sarebbe possibile fare tante cose che in altri contesti sono vietate”.

Amministratori e associazioni insieme per il recupero delle vecchie colonie

Un’associazione di volontari di Rimini gestisce la struttura e, già da qualche anno, organizza concerti e rassegne di cinema all’aperto. Ma la loro attività principale consiste nel recuperare la memoria storica di questo luogo.
Jessica Valentini, vice presidente dell'associazione ‘Palloncino Rosso’, racconta una pagina di storia che potrebbe essere rilanciata: "Dal 1932 al 1977 migliaia di bambini hanno frequentato questi posti -  dice - noi abbiamo fatto una chiamata su Facebook e abbiamo chiesto di raccontarci quelli che erano i loro ricordi. L’abbiamo fatto per ricostruire la memoria storica di questo luogo e per ricostruire anche quella che era la storia di queste relazioni, la storia dei ricordi di questi bambini".

La memoria di ieri e i progetti di oggi ridaranno agli Italiani il coraggio di affrontare il presente e la voglia di pianificare il futuro dopo la pandemia, grazie anche a queste maestose costruzioni sul mare.

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