Spionaggio: il doppio gioco della Cia in Occidente

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Diritti d'autore Arşiv / Saul Loeb / AFP
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Di Salvatore Falco
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Dall'Iran al Pakistan, dalle giunte militari in America Latina all'Italia, fino al Vaticano. La Cia e i servizi segreti tedeschi della Bnd hanno spiato - almeno dal 1970 - le comunicazioni di Paesi alleati e avversari attraverso una società svizzera.

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Americani e tedeschi sapevano cosa scrivevano i mullah dell'Iran durante la crisi degli ostaggi americani del '79, conoscevano la posizione dell'intelligence argentina durante la guerra delle Falklands e intercettarono i messaggi di congratulazioni tra gli ufficiali libici in occasione dell'attentato alla discoteca di Berlino nel 1986.

La Cia e il Bnd, l'intelligence della ex Germania Occidentale, hanno spiato per decenni decine di Paesi, tra cui molte nazioni alleate e della Nato, Italia compresa, attraverso un'azienda svizzera che riforniva i governi di mezzo mondo di sistemi per la crittografia. È quanto rivela un'inchiesta condotta dal Washington Post e dall'emittente tedesca Zdf, che hanno avuto accesso a una serie di documenti riservati.

Dal Vaticano al Pakistan

Dall'Iran al Pakistan, dalle giunte militari in America Latina all'Italia, fino al Vaticano. La Cia e i servizi segreti tedeschi della Bnd hanno spiato - almeno dal 1970 - le comunicazioni di Paesi alleati e avversari attraverso una società svizzera, la Crypto. In tutto più di 120 Paesi e i rispettivi servizi di intelligence. 

Nella rete sono finiti Stati ostili agli Usa come l'Iran, l'Iraq, la Libia, oppure gli avversari sul fronte nucleare come Pakistan e India, e ancora alleati di ferro come Arabia Saudita, Giordania e Corea del Sud. La lista dei clienti della società svizzera comprendeva, almeno fino agli anni '80, pure diversi Paesi della Nato oltre all'Italia, come Spagna, Grecia e Turchia. L'elenco non comprende invece le due potenze che hanno rappresentato i più temibili avversari dell'Occidente negli ultimi decenni: Russia e Cina.

Operazione Rubicone

L'operazione di spionaggio, nome in codice un simbolico "Rubicone", a indicare lo storico attraversamento della sponda del fiume Rubicone da parte di Giulio Cesare, viene definita nel documento come un "successo senza precedenti". 

Americani e tedeschi decriptarono tutti i messaggi legati ai grandi fatti che hanno attraversato la storia negli ultimi cinquant'anni: sapevano cosa scrivevano i mullah dell'Iran durante la crisi degli ostaggi americani sequestrati nel '79, conoscevano la posizione dell'intelligence argentina durante la guerra delle Falklands e intercettarono i messaggi di congratulazioni che si erano scambiati ufficiali libici in occasione dell'attentato alla discoteca di Berlino nell'86 in cui morirono 37 persone.

Rete smantellata nel 2018

Nel '94 l'agenzia di spionaggio tedesca era uscita, temendo che la storia sarebbe potuta uscire allo scoperto e mettere in imbarazzo la Germania all'interno della Nato. La Cia ha lasciato soltanto due anni fa. Dal 2018 la società svizzera è stata smantellata e divisa in vari marchi. Al momento, non ci sarebbero piu' collegamenti con i governi o con agenzie di spionaggio.

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