Euronews Sera | TG europeo, edizione di mercoledì 20 novembre 2019

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Di Gioia Salvatori
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Nel tg di stasera l'allarme debito per 8 Paesi europei Italia compresa, l'Iran dove le proteste sono state represse nel sangue, i razzi di Israele contro le milizie di Teheran a sud di Damasco e l'impeachment, che per Trump è sempre più complicato

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Debito la commissione europea avverte 8 Stati tra questi Francia e Italia “rischiano di violare le regole sul debito”

In Iran represse nel sangue le proteste contro il caro benzina, i morti potrebbero essere anche 200; il presidente Rohani: “abbiamo vinto contro un complotto straniero”.** Il presidente grida al complotto straniero** ed ha anche convocato l’ambasciatore svizzero che cura gli interessi di Washington da quando gli Stati Uniti non hanno più sedi diplomatiche in Iran. Visto che le sanzioni e con esse la crisi economica continueranno a strozzare il Paese il timore di tanti osservatori è che questo sia solo l’inizio del peggio...

Raid israeliani a sud di Damasco, oltre 20 morti tra questi civili e diversi stranieri membri di milizie iraniane o filo iraniane. Forse anche approfittando del caos interno in Iran Israele nelle ultime ore ha attaccato obiettivi iraniani a sud di Damasco, in risposta a un lancio di razzi dal Golan. Ci sono almeno 23 vittime di cui 2 civili e almeno 16 miliziani stranieri.

Impeachment, si aggrava la posizione di Trump, diplomatico americano conferma le pressioni su Kiev per indagini contro Biden e aggiunge che anche Mike Pence sapeva. Trump nega tutto, ma è sotto pressione. 

Vi abbiamo dato ieri la notizia che il primo ministro maltese era pronto ad offrire la grazia a un uomo chiave, pentito, coinvolto nell’omicidio della giornalista d’inchiesta Daphne Caruana Galizia. Poche ore dopo, oggi, la svolta con l’arresto di Yorgen Fenech, uomo d’affari maltese al centro di mille trame.

Il nuovo governo conservatore greco ha promesso agli elettori una stretta sui migranti e sono state approvate le prime misure. Di fatto i migranti non potranno più godere della libertà di movimento ma dovranno sostare in centri chiusi.

Ora un approfondimento sul dramma dello Yemen e in particolare dei bambini yemeniti. Il Paese lo ricordiamo è in guerra da 5 anni, da quando i ribelli sciiti Houti hanno preso la capitale Sana’a e ingaggiato una battaglia contro i filogovernativi sunniti spalleggiati dall’Arabia saudita. Lo Yemen secondo le stime dell’ONU è destinato a diventare presto tra i più poveri Paesi al mondo; mentre imperversano violenza, malnutrizione e malattie, chi ci rimette di più sono i bambini.

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