Sea watch, la capitana: "forziamo il blocco e sbarchiamo in Italia"

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Di Antonio Michele Storto
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Ma Salvini ribatte: "possono restare in mare anche fino a Natale, qui non sbarcano"

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La Corte europea dei Diritti umani di strasburgo ha rigettato il ricorso della nave da soccorso Sea Watch, che da 13 giorni resta bloccata al largo di Lampedusa con 42 migranti ancora a bordo. In un'intervista a Repubblica la capitana della nave, la tedesca Carola Rackete, ha dichiarato di essere pronta a forzare il blocco e a sbarcare sulle coste italiane, se dalla corte fosse arrivato parere positivo. "So che mi accuseranno di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina - ha detto, nell'imminenza della pronuncia - ma a questo punto non ho altra scelta".

Ma la posizione del governo italiano non cambia. "È la nave di una ong tedesca battente bandiera olandese, se la vedano Berlino e Amsterdam" ha ribadito il vicepremier e ministro dell'interno Salvini, che in un tweet rincara poi la dose: "possono restare in mare anche fino a Natale, in Italia non sbarcano"

E proprio il Viminale è stato il primo a dare notizia della decisione della Corte europea: "Anche Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia" ha commentato il vicepremier. "Porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna».

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