"Scarabocchio su carta europea". La Sea Watch 3 chiede aiuto alla Corte dei diritti dell'uomo

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Di Lillo Montalto MonellaAgenzie
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Dai migranti a bordo della nave, ferma dal 12 giugno fuori dalle acque italiane, arriva un appello alla Corte dei diritti dell'uomo: "Misure urgenti per farci sbarcare". Salvini: "Metà vadano ad Amsterdam e metà a Berlino e sequestro della nave pirata".

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La Corte di Strasburgo ha reso noto di aver ricevuto una richiesta di "misure provvisorie" da parte della Sea Watch 3 per chiedere all'Italia di consentire lo sbarco dei migranti. La Corte ha rivolto una serie di domande sia alla Sea Watch 3 che al governo italiano. Questi ultimi dovranno rispondere entro oggi pomeriggio. La Corte in base ai suoi regolamenti può chiedere all'Italia di adottare quelle che vengono definite "misure urgenti" e che "servono ad impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani".

Non accenna a risolversi il caso della Sea Watch 3, che dal 12 giugno gira in tondo in acque internazionali, in attesa dell'indicazione di un porto sicuro dove sbarcare, dopo aver soccorso 53 migranti alla deriva su un barcone in zona Sar libica. Tre giorni dopo, dieci persone, donne incinte, bambini picccoli e due uomini in condizione gravi sono stati fatti scendere subito. A bordo rimane ancora un bambino di 12 anni che viaggia da solo.

Il ricorso per chiedere di consentire lo sbarco dei 42 migranti a bordo della nave non è stato fatto dalla ong tedesca "ma dai singoli individui presenti a bordo". Lo precisa Giorgia Linardi, portavoce del'organizzazione umanitaria. "Loro - spiega Linardi - hanno il diritto di adire i propri diritti umani alla Corte europea. In particolare - sottolinea - il ricorso è stato fatto in riferimento all'articolo 3 che descrive quello a bordo come un trattamento inumano e degradante. Si chiede quindi alla Corte di indicare all'Italia delle misure che possano in qualche modo ridurre le sofferenze cui le persone sono costrette in questo momento, nell'interesse della tutela della loro dignità".

Sea Watch 3: scarabocchio su carta europea

In attesa di ricevere istruzioni, la Sea Watch 3 ha twittato il tracciato al largo di Lampedusa, in acque internazionali. Assomiglia ad una sorta di grottesca tela in cui si ritrae l'incapacità dell'Europa e dell'Italia di affrontare i flussi migratori con una strategia a lungo termine.

"Scarabocchio su carta europea, presso la mostra internazionale del tracciato moderno. Lampedusa, Italia 2019", il commento del cronista di Radio Radicale, Sergio Scandura, che ogni giorno condivide sul suo profilo Twitter il vano girovagare della nave.

L'appello della Commissione UE agli Stati membri

"Pur apprezzando il fatto che l'Italia abbia proceduto all'evacuazione di un numero di persone dalla Sea Watch 3 per ragioni mediche", la Commissione Ue fa appello "agli Stati membri" per trovare "una soluzione per le persone che sono rimaste a bordo". Lo afferma una portavoce parlando di "imperativo umanitario" e ribadendo che l'esecutivo comunitario "continuerà a fare tutto il possibile, nell'ambito delle nostre competenze, per sostenere e coordinare eventuali sforzi di solidarietà".

"L'Unione Europea vuole risolvere il problema Sea Watch? Facile. Nave olandese, ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l'altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

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