Brexit: May a Bruxelles, nessuna svolta

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Diritti d'autore REUTERS/Francois Lenoir
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Di Gioia Salvatori
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Il presidente della commissione apre a una discussione sulle relazioni future senza riscrivere l'accordo d'uscita. Tusk: "Nessuna svolta"

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"Non intrappolateci nel backstop", cioè nel confine morbido tra Irlanda del Nord e Repubblica irlandese.

Questa la richiesta della prima ministra britannica Theresa May al presidente della commissione europea Jean Claude Juncker durante l'incontro a Bruxelles di questa mattina.

Giornata importante oggi con May che impegnata in colloqui con le più alte istituzioni europee compresi il presidente dell'europarlamento e il presidente del consiglio europeo. Juncker, durante l'incontro di questa mattina si è dimostrato disponibile a lavorare ancora sul nodo delle relazioni future tra Regno Unito e Unione europea "per essere più ambiziosi" - ha detto e un altro incontro tra Juncker e May si terrà prima della fine del mese.

Un'apertura forse tesa a svelenire il clima dopo la giornata di ieri che ha visto il presidente del consiglio europeo Donald Tusk, in una giornata di tensione massima, arrivare a dire che i sostenitori di Brexit si meritano un posto all'inferno per il loro comportamento avventato.

Il Regno Unito vuole uscire dall'Unione nei tempi previsti

La certezza è solo una che la Gran Bretagna vuole uscire dall'Unione europea nei tempi previsti, entro il 29 marzo e che le autorità europee non considerano un'opzione una Brexit senza accordo definita dal presidente dell'europarlamento Antonio Tajani "una catastrofe economica e umana", se dovesse avvenire. L'unione europea si è offerta di lavorare sulle relazioni future tra Regno Unito e Bruxelles ma ha chiuso a ogni revisione dell'accordo stilato.

La questione irlandese

Al centro dei colloqui c'è comunque, prima di tutto, la questione del confine tra Repubblica irlandese e Irlanda del Nord; per superare l'impasse May ha fatto tre proposte alcune di queste, però prevedono la revisione dell'accordo stilato e l'UE non è disposta a farlo.

Guy Verhofstatd, negoziatore Brexit per l'europarlamento, ha detto: "Per noi una assicurazione sul baskstop è molto importante. La nostra proposta è di risolvere i problemi con una dichiarazione politica; noi come parlamento siamo pronti dal primo giorno ad aggiornare tale dichiarazione politica per renderla più vincolante".

Il parlamento britannico

Ora la palla passa di nuovo al parlamento britannico, qui il laburista Jeremy Corbyn ha messo nero su bianco una proposta per una relazione futura con l'Ue **"**intelligente e dinamica" e i socialisti dell'europarlamento hanno inviato la May a valutarla. Corbyn ha detto che intorno alla sua proposta una maggioranza parlamentare c'è. 

A complicare giorni di difficili negoziati lo spettro di un crollo del pil in Gran Bretagna con la Bank of England che taglia le stime di crescita per il 2019 da 1,7% a 1,2%.

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