Belgrado: marcia anti-governativa per la democrazia

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Di Giulia Garofalo
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A Belgrado, la marcia anti-governativa ha dato voce alle proteste nelle strade della città coperta di neve. Migliaia di cittadini serbi vi hanno partecipato a difesa della democrazia e dello Stato di Diritto, che vedono minacciato dalla politica del Presidente Aleksandar Vucic.

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Migliaia di persone hanno marciato unite, a Belgrado, a difesa della democrazia lungo le strade coperte di neve della città.

Ottava settimana di proteste in Serbia contro il Governo populista del Presidente Aleksandar Vučić. Sabato, il corteo ha raggiunto la sede del Governo e della TV di Stato.

Il Presidente Vučić, leader e co-fondatore del Partito Progressista Serbo (SNS), noto per essere un ex-nazionalista estremo, nega le accuse di violazione delle libertà e dei diritti conquistati faticosamente dal Paese balcanico che ha fatto parte del blocco delle ex-Repubbliche sovietiche. Una storia difficile che ha procurato sofferenze ai cittadini serbi durante una serie di guerre e conflitti nel corso degli anni '90.

La nuova intelligentia serba ha espresso un sostegno ai mottianti-governativi, diffuso anche al contributo di alcuni professori universitari e avvocati. Che assieme al Giudice della Corte Suprema hanno parlato alla folla confermando la 'minaccia' allo Stato di diritto rappresentato dalla politica accentratrice del Presidente Vučić.

Le proteste sono iniziate dopo che alcuni teppisti avevano aggredito fisicamente e violentemente un politico dell'opposizione a novembre.

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