Fermata rete trafficanti filo Isis: "rischiate un esercito di kamikaze"

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Di Antonio Michele Storto
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A far scattare gli arresti un detenuto "pentito" nel carcere di Genova: "ho deciso di parlare perché in Italia rischiate un esercito di kamikaze" avrebbe messo a verbale

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Una rete criminale specializzata nel traffico di esseri umani, i cui appartenenti erano in molti casi simpatizzanti, e forse fiancheggiatori, dello Stato Islamico.

Sono 15 i fermi disposti dalle procure di Palermo, Trapani Caltanissetta e Brescia: si tratta perlopiù di cittadini tunisini, che tra la Sicilia e la Tunisia avevano messo in piedi un fiorente traffico di sigarette, hashish e migranti clandestini, trasportati a bordo di gommoni in quelli che - per via del minor clamore e delle più scarse probabilità di venire intercettati - vengono chiamati in gergo "sbarchi fantasma".

Otto di loro sono stati già fermati, mentre gli altri restano latitanti: ma per alcuni, oltre al contrabbando e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, l'accusa è di istigazione al terrorismo. Sui loro profili social, monitorati per mesi, i Carabinieri del ROS hanno trovato decine di immagini e filmati riconducibili alla propaganda fondamentalista dello Stato Islamico: a preoccupare in questo senso è soprattutto il capo e tesoriere dell'organizzazione, tuttora a piede libero, che su internet secondo gli inquirenti avrebbe svolto una fitta attività di proselitismo.

Descritto dagli inquirenti come capace di movimentare ingenti somme di denaro - ogni viaggio costava sui 2.500 euro, cifra raddoppiata nel caso di individui ricercati dalle autorità tunisine - l'uomo avrebbe dunque disponibilità economiche non indifferenti.

Ma ad essere ancora più inquietanti sono le dichiarazioni rese dall'informatore che ha fatto scattare gli arresti, un cittadino tunisino da due anni agli arresti nel carcere di Genova, descritto dagli inquirenti come un fondamentalista pentito. "Ho deciso di parlare - avrebbe messo a verbale nel 2016 - perché voglio evitare che vi ritroviate con un esercito di Kamikaze in Italia. Ritengo che alcuni terroristi possano giungere in Italia con l'aiuto del gruppo"

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