La Foundation Trump chiude i battenti

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Diritti d'autore REUTERS/Jim Young
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Di Simona Zecchi
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Il presidente americano, che ha accettato di sciogliere la fondazione, dovrà restituire 2 milioni e 800 mila dollari e, insieme ai figli, non potrà servire nel board di altre organizzazioni no profit della Grande Mela, almeno temporaneamente.

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La Fondazione di Trump e famiglia è costretta a chiudere i battenti, accusata dalla procura generale di New York di condotta illegale persistente protrattasi per dieci anni. Il denaro utilizzato, secondo l'inchiesta della procura newyorchese, sarebbe servito anche a coordinare la campagna presidenziale del tycoon americano, oltre che a ottenere vantaggi economici personali per sé e per la famiglia. La procuratrice Barbara Underwood ha definito il quadro ricostruito di "scioccante illegalità".

Già nel giugno scorso, Trump aveva reagito alla notizia dell'avvio dell'azione legale, rivelata dal Washington Post, annunciando battaglia contro i democratici e l'allora procuratore generale Schneiderman.

Il presidente americano, che ha accettato di sciogliere la fondazione, dovrà restituire 2 milioni e 800 mila dollari e, insieme ai figli, non potrà servire nel board di altre organizzazioni no profit della Grande Mela, almeno temporaneamente.

Il presidente degli Stati Uniti era l'unico segnatario dei conti della fondazione e compare come colui che ha approvato tutte le operazioni economico-finanziarie. Le indagini, ha assicurato la Underwood, non si fermeranno.

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