Chiusi falsi profili social da Iran e Russia

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Facebook e Twitter hanno cancellato centinaia di account, gruppi e pagine che distribuivano false notizie

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Facebook, Twitter e Aphabet, holding di Google, hanno cancellato centinaia di account creati in Iran, per diffondere fake news in particolare in Medio Oriente, America Latina, Stati Uniti e Regno Unito.

A identificarli un'agenzia di cybersecurity, che ha parlato di contenuti contro Israele e Arabia Saudita, e relativi all'accordo nucleare che Trump ha messo a rischio ritirando il suo Paese a maggio.

Inoltre sono stati cancellati anche account che il Governo statunitense avea identificato come legati all'intelligence militare russa. Questi, precisa il social network, trattavano i conflitti in Siria e Ucraina.

In totale Twitter ha reso inaccessibil 284 profili, Facebook ha chiuso 652 tra pagine, gruppi e account.

Il vaso di Pandora relativo ai troll, in gergo informatico, seminatori di odio e false notizie, è stato scoperchiato dopo le elezioni staunitensi e il Russiagate. Anche in Italia si sta indagando dietro agli attacchi in rete a Sergio Mattarella dopo il suo "no" a Paolo Savona come ministro dell'Economia. Il sospetto è che dietro la campagna per le dimissioni del presidente ci fossero falsi profili russi.

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