Sicurezza e migranti: Austria alla prova della presidenza UE

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Di Debora Gandini
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Dal primo luglio, Vienna subentra alla Bulgaria

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"Un'Europa che protegge". Con questo motto, Vienna si prepara ad assumere, dal primo luglio, il semestre del Consiglio europeo. La Presidenza austriaca, che durerà fino al 31 dicembre, si concentrerà soprattutto sulla lotta all'immigrazione clandestina e sulla sicurezza.

L’Austria del giovane cancelliere Sebastian Kur****z ha messo in chiaro, come primo punto, l'esigenza di una politica più restrittiva in materia di immigrazione, più aiuti ai migranti ma nei loro Paesi d'origine a partire dall'Africa, maggiori controlli alle frontiere europee interne ed esterne.

“Vogliamo creare un'Europa che protegga le persone", si legge in una nota del giovane cancelliere Sebastian Kurz. "Vogliamo avere un'Europa che garantisca prosperità e competitività attraverso la digitalizzazione e la stabilità economica.”

Un banco di prova anche per il governo a sei mesi dal suo insediamento. Sul piano internazionale Vienna non sembra più essere un sorvegliato speciale che Bruxelles guardava con un certo sospetto per aver aperto le porte dell’esecutivo ad un partito populista ed euroscettico. Temi che dovranno ora essere approfonditi sotto la conduzione di Vienna, tramite il ministro Gernot Blümel, nominato nuovo presidente del Consiglio dell'UE, al quale è stato consegnato il testimone dal suo omologo bulgaro Lilyana Pavlova.

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