Raid in Siria, l'opinione del generale Dominique Trinquand

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Per capire qualcosa di più sull'operazione e sugli sviluppi futuri nel teatro siriano, abbiamo sentito l'ex Generale e consigliere alla sicurezza del presidente Macron

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Per il Pentagono il raid in Siria è stato un successo su tutta la linea che avrebbe "azzoppato le capacità di produzione d'armi chimiche" da parte del Regime. Per capirne qualcossa di più, Euronews ha intervistato il generale di Brigata in pensione Dominique Trinquand, ex consigliere del presidente ;acron durante la campagna elettorale

Dominique Trinquand: "L'obiettivo era distruggere la capacità dl governo di Assad di fabbricare e utilizzare armi chimiche. Sono stati colpiti 3 obiettivi: una fabbrica. un laboratorio dove le sostanze chimiche venivano prodotte e un centro di comando da cui probabilmente sono partiti gli ordini per il loro uso. Quindi l'intera catena di produzione è comando è stata compromessa e da questo punto di vista si può parlare di un autentico successo. L'obiettivo era esattamente questo, di improssibiluitare l'uso di armi chimiche nel paese."

EN: Ma in questo modo non si finirà per far infuriare la Russia e scatenare un'escalation?

DT: "_No la Russia non ha interesse nell'esasperare le cose. Hanno permesso ad Assad di uscire vincitore dal conflitto, cosa che sembrava impossibile fino a 4 anni fa. Quindi il futuro della Siria sarà scritto soprattutto grazie all'intervento russo, iraniano e turcvo: un escalation del cnflitto potrebbe provocarne la fuorisciuta dai confini nazionali, e questo contrasta con i piani di Putin. Ogni misura è stata presa per scongiurare una simile escalation, i russi sono stati tatticamente avvisati per evitare che venissero colpiti e la dialettica tra Macron e Putin era orientata soprattutto a far sapere al mondo che i due stanno tornando al tavolo dei negoziati. Il futuro in Siria sarà quindi definito da attori esterni, gli stessi che di recente si sono incontrati ad Ankara o Astana - ovvero la Russia, l'Ira e la Turchia. Ovviamente questo avverrà con la partecipazione della Siria, e a questo punto speriamo anche con quella delle potenze occidentali che probabilmente giocheranno un ruolo soprattutto per qquanto riguarda la ricostruzione".  _

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