Taranto, la tomba d'amianto

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Di Alberto De Filippis
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In puglia 1191 casi di tumore d'amianto, il 40% nel capoluogo ionico

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Alcune delle immagini sono della Marina Militare

Taranto di nuovo sulle prime pagine dei giornali. In Puglia sono stati registrati 1191 casi d tumore da amianto. Il 40% nel solo capoluogo ionico. Questo a leggere i dati del registro mesotelioma puglia. Per capirne di più abbiamo parlato con Luciano Carleo di Contramianto Onlus, associazione che studia la ricaduta di queste patologie.

Dottor Carleo 472 casi censiti a Taranto. Cosa sta succedendo?

"La questione non è limitata unicamente ai casi di mesotelioma perché il mesotelioma è solo la punta dell'iceberg rispetto alla correlazione con l'amianto. Tumori d'amianto sono anche i cancri polmonari o i cancri alla laringe che assumono un'entità notevole all'interno dei casi registrati".

Quali sono state le cause scatenanti?

"Riteniamo in generale che due sono stati i comparti di maggiore esposizione all'amianto a Taranto: le attività in siderurgia e la cantieristica navale in particolare la marina militare, quindi gli arsenali della marina militare, dove ci sono stati operai sottomessi negli ultimi decenni a esposizioni significative all'amianto anche sulle navi militari"

Come avete raccolto queste informazioni?

"Sono dati che ci sono stati forniti da lavoratori e dai cittadini. Le incidenze sono collegabili alle attività lavorativa, siderurgica e di cantieristica navale e marina militare, quindi attività professionali. Però resta sconosciuta una parte di casi di mesotelioma e alcuni di questi casi sono mesotelioma indotti in ambito familiare. Dovuti ad esempio ad aver respirato le fibbre d'amianto per esempio dalle tute dei propri congiunti che portavano a casa gli indumenti di lavoro".

Uno scandalo che si va ingrossando e che rischia di travolgere la marina militare italiana che non avrebbe protetto la salute dei lavoratori come viene contestato in un'indagine che sta venendo gestita dalla procura di Padova. Finora a una vittima è stata riconosciutao il danno e la famiglia ha ottenuto circa 700.000 euro, ma i morti potrebbero essere molti di più.

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