Lavrov dal Cremlino. Stati Uniti un quasi-Stato in Siria

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Di Simona Zecchi
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Euronews ha intervistato il Ministro degli esteri del Cremlino Serghei Lavrov, in merito al caso dei mercenari russi

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Euronews ha intervistato il Ministro degli esteri del Cremlino Serghei Lavrov, in merito al caso dei mercenari russi della compagnia privata Wagner rimasti uccisi lo scorso 7 febbraio nel corso dell'attacco della Coalizione a guida statunitense in Siria. Intanto, giovedi Mosca ha ammesso la morte di cinque cittadini russi sottolineando pero' che non si trattasse di militari.

Serghei Lavrov

"Gli americani sono li' ormai da due o tre anni in maniera consistente - per quasi tutto il periodo che la coalizione guidata da Washington ha operato in Siria - e per tutto questo tempo le forze speciali americane e altre unità sono presenti sul territorio siriano illegalmente senza alcun invito da parte di Damasco o senza alcun mandato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite"

E ancora Lavrov:

"Credo sia chiaro come gli USA con le loro forze armate vogliano impostare una strategia in Siria che sia duratura cosi come fanno in Iraq e in Afghanistan nonostante tutte le promesse fatte. E cosi quando saranno sistemati per sempre, come stanno già facendo ora e nonostante tutte le promesse, isoleranno una grande fetta del territorio siriano in violazione della sovranità della repubblica sirio araba in modo tale da creare una sorta di un quasi-Stato e costruire cosi a ogni costo un'unità autonoma con il supporto dei curdi."

Di ora in ora il numero dei feriti si aggiorna e si parla di almeno 80 morti, oltre 200 feriti, a decine iricoverati con aeroambulanze negli ospedali di Mosca.

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