Macedonia, giù le mani dal nome greco. Skopje minimizza le proteste greche

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Di Euronews
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All'indomani delle proteste greche di Salonicco sul nome dell'ex Paese jugoslavo, le autorità macedoni minimizzano e ribadiscono la volontà di procedere nei negoziati con Atene

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All'indomani della manifestazione anti-macedone a Salonicco, il governo macedone ha reagito condannando quelli che ha definito incidenti isolati registrati nel corso della protesta convocata da organizzazioni di destra e nazionaliste.

A animare la protesta l'ipotesi che il termine 'Macedonia' venga utilizzato nel nuovo nome che si sta cercando di trovare per il l'ex Paese jugoslavo.

'La Macedonia resterà Grecia', questo lo slogan della protesta a Salonicco, capoluogo della regione settentrionale greca, che porta appunto il nome di Macedonia.

Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli sforzi diplomatici per risolvere l'annosa disputa fra Skopje e Atene.

La Grecia blocca da tempo il cammino di Skopje verso l'integrazione nella Nato e nell'Unione europea temendo pretese territoriali sulla sua regione settentrionale e sostenendo che il termine 'Macedonia' è patrimonio esclusivo della tradizione storica e culturale ellenica.

Anche per questo motivo la Macedonia è stata accolta all'Onu nel 1993 con l'acronimo Fyrom, ex repubblica jugoslava di Macedonia, ( Former yugoslavian republic of Macedonia).

Con le reazioni di questo lunedì, il governo macedone, ha ribadito la volontà di proseguire sulla strada del disgelo per rafforzare fiducia e rapporti con Atene e alla ricerca di una soluzione concordata della disputa.

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