"Trump alla presidenza è pericoloso". Parola di psichiatri

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Diritti d'autore Foto REUTERS/Jonathan Ernst
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Di Diego Giuliani
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Attrazione per la violenza e diminuzione delle capacità cognitive ne fanno un rischio per il mondo. È la tesi di "Dangerous Case of Donald Trump", testo scientifico che raccoglie le analisi di 27 psichiatri. Intervista al docente di Yale che l'ha coordinato

"Trump si faccia esaminare con urgenza da un neuropsichiatra. Vogliamo sensibilizzare il pubblico al pericolo che rappresenta, nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti". 

Bandy X. Lee, psichiatra forense ed esperto internazionale di violenza, ha curato il volume
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"Trump si faccia esaminare con urgenza da un neuropsichiatra. Vogliamo sensibilizzare il pubblico al pericolo che rappresenta, nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti". Ad eco ancora vive della polemica sollevata dalle accuse sollevate dal libro Fire and Fury, l'appello non arriva da un avversario politico, ma Dangerous Case of Donald Trump, un testo scientifico che raccoglie le analisi di 27 psichiatri ed esperti di salute mentale. A coordinarlo è stata Bandy X. Lee dell'università di Yale. Psichiatra forense ed esperta internazionale di violenza, si sente da allora investita del compito di "mettere in guardia il pubblico" dal pericolo che Trump incarna nella posizione che occupa.

"Trump si faccia esaminare con urgenza da un neuropsichiatra". 

"Non sono il terapista privato di Mr Trump - ci dice Bandy Lee -. Il mio ruolo è però quello di mettere in guardia il pubblico e di sensibilizzarlo ai pericoli che corre. In questo senso lo sollecitiamo quindi a richiedere che il Presidente venga esaminato con urgenza. da un neuropsichiatra C'è sempre un modo di affrontare una situazione come la sua. Gli specialisti della salute mentale trattano quotidianamente problemi di "pericolosità" come quelli che si riscontrano nel suo caso".

"Primo indice di pericolosità sono le tendenze violente"

In assenza di un'esame medico diretto - sottolinea il professor Lee - non si può parlare di diagnosi. Alcuni tratti ricorrenti, registrati nell'agire pubblico di Donald Trump destano però preoccupazione. "Nel caso di un cittadino qualunque non ci sarebbe da preoccuparsi - specifica -. Il pericolo dipende dal ruolo pubblico che Trump esercita e dalle conseguenze che ciò potrebbe quindi avere". Primo indice di questa pericolosità risiede nel rapporto di Trump con la violenza. 

"La violenza passata è indice di quella futura - ci dice il professor Lee -. Trump ha già dato prova di un elevato livello di violenza verbale, ha incitato alla violenza come valore e sposato la violenza nei suoi discorsi, il che può peraltro alimentare una cultura della violenza. E poi, ha continuamente minacciato di ricorrere all'arma nucleare contro paesi considerati ostili".

"La diminuzione delle sue capacità cognitive può menomarne la lucidità decisionale in momenti critici"

Un altro degli indizi che inducono Bandy Lee e gli autori di "Dangerous Case of Donald Trump" a parlare di lui come di un "pericolo", è la "diminuzione delle capacità cognitive" dell'attuale inquilino della Casa Bianca. 

"È stato ampiamente riscontrato - ci spiega ancora Bandy Lee - che Trump arriva sempre più raramente al termine delle frasi, salta in maniera disordinata da un pensiero a un altro, ricorre a un lessico semplificato e ripete aneddoti e slogan tra loro spesso slegati. Tutto ciò è pericoloso perché rischia di minare lucidità del pensiero e razionalità di qualcuno che è chiamato a prendere decisioni fondamentali".

"Bullismo e crimini con armi da fuoco sono in crescita. Ma il vero rischio è il dito sul bottone dell'arma nucleare"

La pericolosità ascritta al Donald Trump Presidente è misurabile secondo il professor Lee in conseguenze che in parte stiamo già misurando. Se la retorica violenta sta infiammando società americana e relazioni internazionali degli Stati Uniti, il vero rischio è però a suo avviso rappresentato dal dito sul bottone che potrebbe sganciare l'arma nucleare.

"Le conseguenze le stiamo già misurando: i crimini a sfondo razziale hanno raggiunto un picco senza precedenti, sono aumentati anche il bullismo nelle scuole e le morti da arma da fuoco. A preoccupare è però soprattutto la possibile violenza futura: non siamo mai stati così vicini a una guerra nucleare e la presidenza ha il potere di scatenarla. Trump potrebbe decidere di premere sul bottone per qualsiasi motivo e il suo ordine sarebbe eseguito nell'arco di qualche minuto appena".

"L'instabilità di Trump condiziona il mondo. Americani mai così ansiosi nella storia"

Il quadro interiore di ogni individuo si riflette automaticamente sull'ambiente che lo circonda. Una dinamica innocua per un normale cittadino, ma dalle conseguenze potenzialmente devastanti nel caso di un presidente degli Stati Uniti. 

"Quanto un individuo vive interiormente si manifesta poi nel suo agire e trasmette all'ambiente che lo circonda. Se si è caotici o instabili, per esempio, si trasmettono incertezza e ansia a chi ci circonda. Un recente studio della American Psychological Association ha mostrato che lo stato di salute mentale dei cittadini statunitensi è ai minimi da sempre: peggiore dei tempi della Seconda guerra mondiale, di quella del Vietnam e degli attentati dell'11 settembre. La popolazione è più ansiosa e insicura sotto questa Presidenza".

"L'effetto Trump su Stati Uniti e mondo: humus per la cultura della violenza"

Con il suo atteggiamento, dice il professor Lee, Trump sta destabilizzando il mondo intero. Più in generale, a preoccupare è però il fatto che il suo agire politico stia creando condizioni favorevoli al proliferare di una "cultura della violenza".

"Con il suo atteggiamento Trump sta destabilizzando il mondo intero - dice ancora il professor Lee -. Quando riconosce autorità e peso a regimi autocratici e aggressivi, o quando alimenta le tensioni come in Medio Oriente, non fa che riprodurre su scala internazionale quanto fa già negli Stati Uniti. Quello che preoccupa è però anche la cultura dell'aggressività e della violenza che sta inculcando in Patria e all'estero".

"Pensavamo che una volta alla Presidenza si sarebbe normalizzato. E invece è peggiorato"

I contributi di psichiatri ed esperti di salute mentale raccolti in Dangerous Case of Donald Trump sono stati elaborati otto mesi fa, quando la Presidenza Trump stava ancora muovendo i suoi primi passi. Gli autori erano allora convinti che con il tempo il quadro si sarebbe normalizzato. La realtà, dice il professor Lee, li ha invece drasticamente smentiti.** **

"Otto mesi fa, quando abbiamo messo insieme gli studi che compongono il libro Dangerous Case of Donald Trump: 27 Psychiatrists and Mental Health Experts Assess a President, credevamo che una volta alla Presidenza, Trump sarebbe diventato 'normale'. Non credevamo che la situazione potesse ulteriormente peggiorare"

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