Giovedì esce "Matilda", arresti durante la prima

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Fermati alcuni militanti ortodossi a Mosca. Il regista Outchitel chiede che venga garantita la sicurezza nei cinema che proietteranno il film sullo zar Nicola II.

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Sette militanti ortodossi sono stati arrestati a Mosca durante la prima di “Matilda”, il film russo sulla relazione fra una ballerina e lo zar Nicola II che ha provocato l’ira dei religiosi più radicali. Questi ritengono che il film dipinga in modo indecente l’ultimo zar e la moglie, considerati santi martiri dalla chiesa ortodossa.

“Il regista ha deformato la realtà storica”, sostiene Andrei Kormukhin del movimento ortodosso Sorok Sorokov. “Ha raccontato bugie sullo zar Nicola e sulla zarina Alessandra rappresentando il primo come un libertino e la seconda come una strega. In questo modo
si offendono i credenti perché tratta i santi nello stesso modo in cui le persone ordinarie trattano le loro madri e i loro padri”.

Il film esce giovedì nelle sale. Il regista Alexei Outchitel ha chiesto alle forze dell’ordine di garantire la sicurezza nei cinema che proietteranno “Matilda”: “Il film esce sugli schermi, c‘è stata la prima. Il senso comune ha prevalso. Vedremo cosa accadrà”.

Nei mesi scorsi ci sono stati anche attacchi contro persone legate al film.
Ad agosto era stato appiccato il fuoco agli studios di Outchitel a San Pietroburgo.

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