Sarebbe arrivato direttamente da Donald Trump l’ordine di chiudere il consolato russo di San Francisco e altre due strutture di rappresentanza del Cremlino a Washington e New York, entro questo sabato. La misura è la risposta statunitense alla decisione del Presidente russo Vladimir Putin di cacciare 755 diplomatici americani.
“Le sedi dovranno essere chiuse entro il 2 settembre. E’ un’azione solida e misurata, in risposta alla triste decisione della Russia d’inizio anno. Vogliamo fermare questa spirale discendente e vogliamo andare avanti, per costruire una migliore relazione. Cercheremo opportunità per farlo, ma vogliamo anche avere equità nelle decisioni”, ha dichiarato Sarah Huckabee, portavoce della Casa Bianca.
La misura è stata comunicata telefonicamente dal Segretario di Stato Rex Tillerson al Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, che dovrebbero incontrarsi nelle prossime settimane, molto probabilmente in occasione della 72esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Secondo Washington si tratta quindi di una decisione presa nello spirito della reciprocità, per ribilanciare la presenza diplomatica russa in America. In seguito alle chiusura del consolato di San Francisco, ne resteranno tre: a New York, Houston e Seattle, oltre all’ambasciata nella capitale.