A Trieste, l'Ue getta un ponte verso i Balcani

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Il percorso dei Balcani verso l’Ue non si è mai fermato, nonostante le battute d’arresto. E il quarto vertice dei Balcani Occidentali che si è tenuto a Trieste nell’ambito del processo di Berlino è la conferma delle parole dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea Federica Mogherini. Accolti dal Premier Paolo Gentiloni i Capi di Stato e di governo d’Albania, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Serbia.

“Tutti i sei Paesi dei Balcani Occidentali vogliono chiaramente ottenere una maggiore integrazione nell’Unione Europea. Le popolazioni della regione appoggiano chiaramente una prospettiva europea per i loro Paesi. E da parte dell’Unione Europea siamo determinati a tenere la porta aperta e garantire che ci sia un futuro nell’Unione per ciascuno di loro. Una volta approvate le riforme necessarie, da parte nostra sarà fatto il resto” ha detto Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.

Il Primo Ministro serbo Ana Brnabic ha sottolineato l’importanza della stabilità nella regione come premessa fondamentale per l’integrazione europea: “Per la Serbia l’allargamento resta una priorità strategica, è uno dei punti chiave della nostra agenda e per l’accesso all’Europa la stabilità della regione è ovviamente un elemento chiave. Dunque siamo ben contenti di prendere parte al processo di Berlino”.

Il vertice di Trieste è stata l’occasione per la firma del Trattato sui Trasporti che crea un coordinamento istituzionale per uniformare e scambiare i dati per la sicurezza stradale nei Balcani.

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