Beslan, la reazione dei parenti delle vittime dopo la sentenza di Strasburgo

Beslan, la reazione dei parenti delle vittime dopo la sentenza di Strasburgo
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Di Luca Colantoni
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Secondo la Corte Europea la Russia non fece nulla per prevenire l'attacco del 2004. Parenti: "Soddisfazione morale"

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La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha stabilito che la Russia non prese misure adeguate per prevenire l’assedio nella scuola di Beslan nel 2004 che portò al massacro di oltre 330 persone, tra cui moltissimi bambini. E l’ha condannata anche a pagare 3 milioni di euro. “Per noi si tratta solamente di una soddisfazione morale – dice la madre di una delle vittime – siamo contenti per la decisione della Corte, ma durante questi anni abbiamo perso la salute per portare avanti questa nostra battaglia. Questa condanna è anche per altri 12 querelanti morti in questo lungo periodo”

Durante l’assedio, i separatisti
ceceni presero in ostaggio piú di 1.000 persone, per la maggioranza bambini. “I dipendenti pubblici non hanno avuto alcuna responsabilità penale, nessuna conseguenza giuridica oppure finanziaria sui fatti di Beslan – dice un’altra parente di una delle vittime – ditemi allora il perché dovrei essere contento di questa decisione?”

La reazione di Mosca è nel ricorso in appello annunciato dal portavoce di Putin Dmitri Peskov che haannunciato che verranno prese tutte le azioni legali necessarie per contrastare la sentenza.

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