Attentato a Istanbul, morti e feriti vicino a uno stadio

Sale il bilancio dell’attentato avvenuto a Istanbul, che ha provocato almeno tredici morti e una quarantina di feriti. Due le esplosioni, una causata da un’autobomba e l’altro da un kamikaze, ha detto il ministro dell’interno turco Suleyman Soylu.
Solyu aveva già confermato la matrice terroristica dell’attacco verificatosi fuori dal Vodafone arena, lo stadio del Besiktas, all’interno del quale si era appena conclusa una partita di calcio.
L’obietittivo sembra essere stato un autobus della polizia anti-sommossa, pronto a ripartire dopo che i sostenitori delle due squadre si erano dispersi senza incidenti. Le vittime sono dunque gli agenti che si trovavano all’interno del mezzo. Alcuni dei feriti sarebbero in gravi condizioni.
Non ci sarebbero invece vittime fra i tifosi, almeno secondo quanto dichiarato dai dirigenti di una delle due squadre in campo, il Bursaspor, che giocava contro il Besiktas.
L’attentato ha interessato un’area nel centro della città turca, vicina anche al parco Taksim.
La Turchia è stata spesso colpita da azioni terorristiche negli ultimi anni, alcune rivendicate o attribuite ai militanti del sedicente Stato islamico, altre rivendicate o attribuite a gruppi armati curdi e di estrema sinistra.