Omicidio studentessa tedesca. Merkel: non strumentalizzare cronaca nera

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Di Andrea Neri Agenzie:  Reuters, Ansa, Afp
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Un omicidio è un omicidio, chi lo commette va condannato, poco conta la sua nazionalità.

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Un omicidio è un omicidio, chi lo commette va condannato, poco conta la sua nazionalità.

Maria Ladenburger, diciannovenne, studentessa di Friburgo, sarebbe stata uccisa da un rifugiato afgano. Una svolta nelle indagini che ha innescato la reazione della destra populista tedesca e di un sindacato di polizia.

Sono stati dunque necessari gli interventi del Vice Cancelliere Sigmar Gabriel oltre che della Cancelliera Angela Merkel per ricordare non solo la presunzione d’innocenza ma anche i fondamentali della logica e l’abc delle regole per evitare il razzismo.

“I rifugiati possono commettere crimini orrendi così come qualunque cittadino tedesco” ha scritto Gabriel in un post pubblicato su Facebook che ricalca la posizione di Angela Merkel. Crimini di questo tipo non sono certo cominciati con la crisi dei rifugiati ha ricordato Gabriel.

Merkel ha rilasciato una lunga intervista al primo canale della televisione pubblica affrontando l’argomento, facile cavallo di battaglia per le posizioni più populiste e demagogiche.

E al di là della cronaca, la questione migranti resta uno dei temi di discussione a fronte della politica d’accoglienza messa in atto e difesa dalla Cancelliera la cui candidatura a un quarto mandato sarà ufficializzata oggi dal congresso della Cdu a Essen.

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