Cuba: fra rimpianto per la mosrte di Fidel e paura del futuro

Cuba: fra rimpianto per la mosrte di Fidel e paura del futuro
Di Alberto De Filippis
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L'isola caribica celebra il "comandnante", ma teme un futuro a cui non sembra preparata

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L’ultimo esempio di propaganda di Fidel Castro va in scena sull’isola caribica dove stanno viaggiando le ceneri dell’ex presidente defunto.

Fidel aveva voluto essere subito cremato. Il governo ha sancito 9 giorni di lutto nazionale e per evitare qualsiasi critica è stata intensificata la censura. Giornalisti stranieri scomodi giunti per coprire gli eventi sono stati respinti e rispediti a casa senza tanti complimenti.

Ma gli attivisti del regime mostrano una fede indefettibile nel leader scomparso: “Fidel non morirà mai. I suoi ideali continueranno per sempre a vivere nei cubani. Fidel sarà per sempre nella sua città dove arrivò con Che Guevara quando entrambi hanno cercato di liberare altre persone”.

“Fidel sarà per sempre il nostro comandante, Vuol dire libertà, amore per il genere umano, per i poveri, gli indifesi, per quei paesi che non hanno nulla”.

Adesso però, senza il suo padre-padrone, l’isola deve decidere cosa fare e il futuro, dopo sei decadi di socialismo caribico, a molti fa paura, perché Cuba a quel futuro non sembra preparata.

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