Un processo lungo, doloroso, tortuoso, dovrebbe potersi concludere, questo giovedì, per la Colombia.
Un processo lungo, doloroso, tortuoso, dovrebbe potersi concludere, questo giovedì, per la Colombia. La delegazione delle Farc guidata da Rodrigo Londoño Echeverri, alias Timoshenko, è arrivata a Bogotà per la firma del nuovo accordo di pace con il governo del Presidente Juan Manuel Santos.
“Giovedì firmeremo questo nuovo accordo qui a Bogotà, nel Teatro Colombo. Dopo aver ascoltato tutte le proposte alternative e di comune accordo con le Farc è evidente che la via più conveniente e legittima per sottoporre a voto questo nuovo è accordo è attraverso il Congresso della Repubblica” ha il Capo dello Stato in un messaggio video trasmesso alla televisione.
A fine settembre il governo di Santos e le Farc avevano sottoscritto uno storico accordo, frutto di due anni di negoziati svoltisi a Cuba, appoggiati e mediati dalla Spagna e dal Vaticano, che poneva fine a oltre mezzo secolo di guerra civile.
Con la sorpresa generale l’intesa, che doveva passare necessariamente per l’approvazione referendaria, è stata bocciata lo scorso due di ottobre. A pesare sulla vittoria del no soprattutto le concessioni e l’immunità agli ex-combattenti che hanno accettato di deporre le armi.
Il fronte del no è stato appoggiato in particolare dall’ex-Presidente Álvaro Uribe che era stato fautore della linea dura nei confronti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Il conflitto armato contro la guerriglia marxista ha fatto in Colombia circa 250.000 vittime in 52 anni.
#Mundo El jefe de las FARC, Rodrigo Londoño Echeverri, viaja a Colombia para firmar el nuevo acuerdo de paz pic.twitter.com/DVPF6v8j7J
— Fernando Canales F (@FerCanalesF) 21 novembre 2016
No perdamos esta oportunidad, vamos #AFirmarLaPaz porque la paz la construimos entre todos y nos beneficia a todos.
— Juan Manuel Santos (@JuanManSantos) 23 novembre 2016