Siria: prima giornata di una ''fragile tregua''

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Damasco ha vissuto la sua prima giornata di relativa calma dopo cinque anni di guerra civile. Sembra reggere, ma non senza alcune violazioni, la

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Damasco ha vissuto la sua prima giornata di relativa calma dopo cinque anni di guerra civile. Sembra reggere, ma non senza alcune violazioni, la tregua scattata in Siria dalla mezzanotte di ieri, sponsorizzata da Stati Uniti e Russia con il sostegno delle Nazioni Unite. Circa cento milizie di insorti siriani hanno detto di voler rispettare il cessate il fuoco, esclusi i gruppi jihadisti Stato islamico e Fronte al Nusra, il braccio di al Qaeda in Siria.

“Speriamo che la tregua continui, così che il popolo siriano possa ritrovare la pace e i profughi possano ritornare nelle proprie case. Ce lo auguriamo. Grazie al cielo oggi è andata bene ma ho sentito che ad Aleppo, che è la mia città, ci sono stati sporadici tiri di artiglieria. A Damasco la situazione è tranquilla”, dice questo residente della capitale siriana.

È una tregua fragile. Il conflitto è destinato a continuare in vaste zone di territorio nel centro, Nord ed Est della Siria, data la massiccia presenza dei miliziani dell’Isil e del Fronte al Nusra. “Rassicurante” così l’inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura ha definito la situazione dopo la prima giornata di cessazione delle ostilità. Se la tregua tiene il prossimo 7 marzo riprenderanno i colloqui di pace.

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