Nel giorno in cui in Siria sarebbe dovuto entrare in vigore un cessate il fuoco sono 58.000, secondo l’Onu, i civili in fuga dai combattimenti nel
Nel giorno in cui in Siria sarebbe dovuto entrare in vigore un cessate il fuoco sono 58.000, secondo l’Onu, i civili in fuga dai combattimenti nel nord del Paese.
Le milizie curdo-siriane, appoggiate dalla coalizione internazionale a guida statunitense, hanno ripreso il controllo di al-Shadadi. I combattenti delle Forze Democratiche siriane avevano lanciato alcuni giorni fa un’offensiva nella provincia di Hassakeh, catturando un campo petrolifero e tagliando le vie di comunicazione fra al-Shadadi e Raqqa, la ‘capitale’ dell’Isil in Siria.
Si trattava di una delle principali roccaforti dell’Isil nel nordest della Siria, soprattutto dal punto di vista economico.
La conquista di al-Shadadi sarebbe stata dovuta in gran parte ai bombardamenti aerei statunitensi che due giorni fa avevano provocato la morte di almeno 15 civili.