Da Londra a Dubai: indignazione internazionale per le parole di Trump

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A New York le comunità islamiche protestano contro la proposta di Donald Trump di bloccare l’ingresso dei musulmani negli Stati Uniti. Le parole del

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A New York le comunità islamiche protestano
contro la proposta di Donald Trump di bloccare l’ingresso dei musulmani negli Stati Uniti. Le parole del candidato repubblicano alle primarie per le presidenziali 2016 hanno scatenato l’indignazione internazionale: da Londra a Dubai.

Al Parlamento britannico è arrivata una petizione sostenuta dalle comunità islamiche e da politici di ogni orientamento già firmata da oltre 300 mila persone. Chiedono che a Donald Trump sia vietato l’ingresso nel Regno Unito con l’accusa di istigare all’odio e di violare la legge britannica contro la diffusione dell’estremismo.

“Vorrei invitarlo per visitare tutta la città ma non vorrei esporre i londinesi a un tale rischio, quello di incontrare Donald Trump”, è il commento sarcastico del sindaco di Londra, Boris Johnson.

Risposte politiche ma anche economiche: a Dubai una catena di negozi del Golfo ha ritirato dalla vendita i prodotti a marca Donald Trump “per rispettare i sentimenti di tutti i suoi clienti”.

Ma il miliardario uomo d’affari ribadisce come giusta la sua proposta di vietare l’ingresso in America ai musulmani per combattere il terrorismo.

Parole che lo hanno fatto volare nei sondaggi che lo danno primo tra i candidati repubblicani con il 35% delle preferenze.

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