Un progresso di 5 punti in ogni elezione dal 2010 e una storica vittoria al primo turno delle regionali. All’indomani della conferma che il Front
Un progresso di 5 punti in ogni elezione dal 2010 e una storica vittoria al primo turno delle regionali. All’indomani della conferma che il Front National è la prima forza politica di Francia, Marine Le Pen dichiara il suo obiettivo: l’Eliseo.
Quel che resta del partito socialista corre ai ripari, ritirando al secondo turno – non senza qualche malumore interno – le liste dove l’estrema destra è a un passo dalla vittoria.
“Mi assumo le mie responsabilità. Questa è la grande differenza con Nicolas Sarkozy, tra noi e Nicolas Sarkozy, tra me e Nicolas Sarkozy – ha detto il primo ministro della Gauche, Manuel Valls – Quando si ricopre una carica pubblica ci assumiamo le nostre responsabilità. Quando si ama il proprio Paese, non si esita, si va dritto al punto e noi chiediamo di votare per Les Republicains”.
Il partito delle signore Le Pen raccoglie adesioni in tutti gli strati della società ed è in posizione di forza in sei regioni. La valanga Front National è così ampia da travolgere anche il vecchio ‘fronte repubblicano’ e apre la resa dei conti negli schieramenti tradizionali.
“I socialisti hanno preso una decisione che io rispetto, è la loro scelta e l’hanno presa senza che noi chiedessimo loro nulla in merito a questa decisione – ha replicato a Valls l’ex Presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy – Abbiamo scelto di mantenere le nostre liste perché io sono convinto che siamo gli unici in grado di affrontare il Front National”.
Tutto sembra aver giocato a favore dell’estrema destra, la disoccupazione ormai al record di 3 milioni e 600mila senza lavoro, il declino economico, l’emergenza profughi e alla fine anche gli attentati di Parigi con la coda dello stato d’emergenza.