Il 21 settembre 2013 il gruppo islamista somalo uccise 67 persone
A due anni dal massacro del Westgate di Nairobi, riapre il centro commerciale della capitale del Kenya. Nonostante i metal detector posizionati agli ingressi per il timore di attentati, centinaia di clienti, alcuni sopravvissuti alla strage, si sono messi in coda già prima che si spalancassero le porte del mall.
çünkü hayat hep devam eder, kendini onarır Şebab’ın kana buladığı AVM #westgate yeniden açıldı http://t.co/ZHmRO8Z8Svpic.twitter.com/iveRPiphPx
— enîse askın (@eniseaskin) July 18, 2015
Una voglia di normalità contro la minaccia jihadista che i kenioti vogliono mostrare anche al presidente americano, Barack Obama, in visita la prossima settimana.
“Quel giorno è stato davvero tragico – racconta Olga Ercolano, titolare di un negozio all’interno del Westgate – La mia collaboratrice, Caroline, addetta alle vendite, era qui ed è stata fortunata a uscirne viva. Ma non vuole ricordare. Vogliamo solo essere positivi e andare avanti”.
It was 15:30 Nairobi time when I snapped this shot of my TV tuned on #euronews streaming live footage of #Westgate. pic.twitter.com/OUUQSHfyZ0
— alexengwete (@alexengwete) September 23, 2013
Il 21 settembre del 2013 l’attacco al Westgate dei guerriglieri islamici Shebaab provocò la morte di 67 persone tra clienti, commessi e agenti della sicurezza. Il gruppo armato resta una minaccia: ha portato a termine quattro attacchi negli ultimi 20 giorni.