Grecia: economia bloccata, non gira denaro

Grecia: economia bloccata, non gira denaro
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Mentre il premier parlava a Strasburgo e i negoziati proseguivano dietro le quinte, ad Atene l’atmosfera era la stessa degli ultimi giorni, quella di

PUBBLICITÀ

Mentre il premier parlava a Strasburgo e i negoziati proseguivano dietro le quinte, ad Atene l’atmosfera era la stessa degli ultimi giorni, quella di una città dalle attività in buona parte chiuse, con persone in coda ai bancomat e negozi i cui titolari si chiedono se torneranno ad avere clienti, quanto durerà:

“Le cose sono molto, molto difficili. Non sappiamo se ci pagheranno il mese prossimo e più in là nel tempo. Il futuro è incerto, non puoi confidare in niente… Per me, ci vuole un accordo, per forza. Perché il Grexit sarebbe peggio”.

Un gioielliere e un importatore di accessori spiegano che nella situazione attuale stanno subendo perdite enormi, perché il loro lavoro è praticamente fermo:

“Nelle ultime due settimane, non ha chiamato nessuno per ordinare qualcosa. Nessuno, dico. Non esagero sul rischio, non voglio nemmeno sentirla la parola ‘Grexit’: sarà disastroso, disastroso per il Paese”.

“È tutto congelato. I fornitori vogliono essere pagati in anticipo. Ma con le banche chiuse, come faccio a mandare il denaro? Non puoi mandare niente all’estero, solo acquistare sul mercato interno”.

“In mattinata – dice la corrispondente di euronews – il governo ha dovuto smentire la notizia secondo la quale si starebbe preparando a pagare stipendi e pensioni con dei pagherò. Sono informazioni senza fondamento che danneggiano il Paese, dice il governo”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Disoccupazione in aumento in Spagna: cosa si sta facendo per limitarla

Quanto sono istruiti finanziariamente gli europei? Non proprio, a quanto pare, ma chi ne sa di più?

Ecco perché l'economia tedesca ha più difficoltà delle altre in Europa