Valérie Gauriat

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Di Euronews
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Masika. Non posso dimenticare questa donna. L’ho incontrata quest’anno nel Sud-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo.

Si parla spesso delle violenze di cui sono vittime le donne laggiù. Ero preparata. Ma non mi aspettavo l’orrore che ci ha raccontato Masika.

Per circa un’ora, in una piccola stanza buia, ci ha raccontato il suo calvario. Il massacro di suo marito, le quattro violenze di gruppo subite, quelle sui suoi bambini.

Oggi Masika si batte per ricostruire la vita di decine di altre donne che hanno subito la sua stessa sorte.

Mi ha detto: “Racconta, raccontalo”. E io l’ho fatto.

Anche i miei colleghi di Euronews sono rimasti profondamente colpiti e si sono organizzati per aiutare Masika e i trentacinque ragazzini che ha adottato.

Forse è solo una piccola goccia. Ma significa anche speranza per quella bambina che ha messo la mano nella mia e mi ha detto: “Ritornerai con dei quaderni, delle penne e delle scarpe per andare a scuola?”

Le ho risposto: “Davvero? Vuoi andare a scuola?”.

E lei: “Certo. Ma puoi portarmi anche dei giocattoli…”.

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